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Zanetti: "Inter, senza la Champions è dura. Il nostro simbolo è Miranda"

di Christian Liotta

Si sofferma anche ai microfoni di Sky Sport Javier Zanetti da Nyon, commentando il sorteggio di Champions League: "Se mi sono sentito interista in quel momento? Io interista mi sento sempre, poi devo dire che in questo sorteggio ci sono tante sfide interessanti. Ci sono squadre con grande tradizione, vedremo che succederà. La Juventus ultimamente sta crescendo partita dopo partita, col Bayern se la può giocare alla pari. In Europa League ci sono tre sfide complicate per le italiane, che però se la possono giocare alla pari con tutti".

Zanetti poi aggiunge: "Spero l'anno prossimo di rivedere l'Inter in Champions League da protagonista. Senza la Champions per noi è difficile, però ci sono i presupposti per provarci fino alla fine del campionato. Siamo abituati a giocare questa competizione per storia e tradizione per club". Sul risultato di ieri tra Juventus e Fiorentina: "Sapevamo che la Juve poteva vincere, ma ci sarà comunque da lottare anche con Napoli, Roma e Fiorentina; è un campionato equilibrato. La vera avversaria nella lotta per il titolo? Ad oggi dico Napoli e Juventus, che hanno l'organico per arrivare fino alla fine. Non sono sorpreso dalla risalita bianconera, doveva arrivare il loro momento dopo la brutta partenza. Ma mancano tante partite".

Qual è il simbolo del primo posto dell'Inter? "Credo che la squadra nella sua totalità stia facendo bene, con umiltà e solidità. Se devo fare un nome dico Joao Miranda, che insieme a Jeison Murillo ha dato solidità al reparto difensivo. Senza dimenticare Andrea Ranocchia e Juan Jesus; se subiamo poco abbiamo grandi possibilità, ma manca ancora tanto". 


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