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Zanetti: "L'Inter non ha prezzo, mi sento a casa. I miei compagni più forti..."

di Daniele Alfieri

"L'Inter non ha prezzo", firmato il capitano, Javier Zanetti. Prelevato dalle fila del Banfield, in Argentina, nell'estate del 1995, l'Highlander nerazzurro quella maglia non se l'è scucita più di dosso: "La prossima sarà la stagione numero 19", ammette Pupi, ospite nella trasmissione 'Peligro, sin codificar' dell'emittente di Buenos Aires Telefe. "Sono molti anni, nel '95 ho avuto questa possibilità e da allora mi sono trovato sempre bene. All'Inter mi fanno sentire come a casa e questo per me non ha prezzo". Record su record per il capitano, espulso una sola volta in Italia: "È accaduto nel penultimo campionato (Inter-Udinese 0-1, ndr), la prima ammonizione non la meritavo, mentre la seconda è stata giusta". Tanti i top player con cui ha avuto l'onore di giocare in squadra, nell'Inter come nella Selección, ma se deve scegliere: "Dico Ronaldo, Roberto Baggio, Zamorano, Ibra, Eto'o e Messi".

I ricordi di Zanetti tornano anche al primo trofeo alzato con la maglia nerazzurra, in cui mise a segno il "gol più importante" della sua carriera: "Contro la Lazio a Parigi è stato il mio primo gol a livello europeo ed è stato anche il primo titolo europeo vinto con l'Inter. In Nazionale invece ricordo quello siglato contro l'Inghilterra. Si sa l'importanza di segnare in un Mondiale...".

Quest'anno invece l'emozione dell'incontro a tu per tu con Papa Francesco: "Per me è stato un momento unico, indimenticabile. Non mi aspettavo di incontrare una persona così sensibile. Abbiamo parlato della Fundación e del mio Paese. Avere avuto il privilegio di rimanere da solo con il Papa, per me è stata un'emozione indescrivibile". Instancabile, Zanetti lavora per recuperare quanto prima dal suo infortunio. In studio gli chiedono anche dove abita in Italia: "Ho una casa sul Lago di Como. I miei vicini? C'è George Clooney. Abita vicinissimo a casa mia. È un luogo che tutti cercano per riposare e per passare le vacanze".


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