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Zanetti: "La mia carriera non è finita. Io dirigente? Ne parlerò con Moratti"

di Christian Liotta

"Carriera finita? Scordatevelo!". Così parla Javier Zanetti, intervistato da Canchallena, portale del quotidiano La Nacion, che è riuscito a strappargli qualche dichiarazione dopo l'infortunio patito nel match col Palermo. "Supererò questo momento, arriverò ai 40 anni con il serbatoio ancora pieno. La mia carriera non è affatto finita, tornerò con più energia e più forza. L'importante ora è recuperare bene, quello che voglio adesso è stare vicino ai miei compagni, voglio tornare alla Pinetina a prendere il mate con loro. Il recupero? Sei o otto mesi non importa". 

Zanetti ripercorre poi il momento del crac: "Sono arrivato a fondo campo, e a un certo punto ho sentito come il muscolo che andava verso l'alto. Mi sono reso conto che si trattava di qualcosa di grave da subito, ho pensato che riguardasse il tendine e così purtroppo è successo. E' stato un brutto giorno". Adesso Zanetti rimarrà con la gamba immobilizzata per tre settimane, poi gli verrà applicato un tutore. La riablitazione sarà intensificata al ritorno dalle vacanze del gruppo nerazzurro. "Farò tutto con calma, voglio recuperare bene. Il campionato inizierà gli ultimi giorni di agosto, poi ci sarà subito una pausa. Non credo di perdere troppo tempo".

Ma questa inattività forzata è da vedersi come anticamera dell'abbandono del calcio giocato? "Forse avrò più tempo libero, ma mentre farò la riabilitazione la mia mente sarà focalizzata sul ritorno in campo, perché continuo a pensare come un giocatore. Io sono ancora un giocatore, anche se infortunato". Per prendere poi un posto nei quadri dirigenziali dell'Inter c'è ancora tempo: "Io vicepresidente? E' vero, può accadere. Probabilmente avremo molti colloqui io e Moratti in questo senso. Il prossimo anno dovrà essere un anno importante per l'Inter". 


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