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Zanetti, leader indiscusso. Le rivelazioni di Nagatomo lo confermano

di Alberto Casavecchia

Quando la nave è in tempesta, ecco che il capitano prende in mano le redini della situazione e cerca di evitare al meglio le alte onde che si infrangono contro la nave stessa, cercando di portare sano e salvo il suo equipaggio a terra. E’ stato così anche sul galeone nerazzurro, uscito nel modo giusto dopo la tempesta di Parma, navigando a vista nel mare dell’Olimpico di Roma. Se l’equipaggio e la nave possono ora affrontare le acque tranquille, il merito è senza ombra di dubbio di Javier Zanetti. Il capitano, come riportato da La Gazzetta dello Sport, ha strigliato i suoi dopo la sconfitta del Tardini. A riportare la vicenda è stato Yuto Nagatomo ai giornalisti del suo paese: “Javier ci ha riuniti nello spogliatoio e ci ha detto che dovevamo ripartire da zero. Dovevamo ricominciare a vincere perché noi sappiamo farlo. Ha fatto leva sulla nostra rabbia e sul nostro orgoglio”. Ed ecco che è arrivata la vittoria, buona per il rendimento nerazzurro del periodo, in Tim Cup, gara che ha rasserenato l’ambiente.

Le parole di rivalsa sono venute da lui, da Zanetti, non solo capitano, ma anche anima di questa squadra, voce storica dello spogliatoio nerazzurro. Quante ne ha passate nel corso degli anni: ha visto grandi squadre, grandi campioni che purtroppo non hanno lasciato la loro firma indelebile nella storia nerazzurra. Ha visto i suoi sogni infrangersi proprio sul più bello, nel soleggiato Olimpico, il 5 maggio 2002, oppure nelle fresche serate primaverili di maggio a San Siro, nel 2003, punito da un gol subito in casa nei primi storici derby europei. Ha visto sconfitte, delusioni e umiliazioni, ma ha stretto i denti e in questi sei anni si è ripreso tutto con gli interessi. La crisi (parola sempre inflazionata quando si parla dei colori nerazzurri) di questo periodo perciò l’ha avvertita come un semplice prurito.

Le sue parole, unite alla prodezza di Stankovic, altro esponente storico dello spogliatoio nerazzurro, hanno riportato in superficie l’Inter che ora si appresta a vivere il momento decisivo della sua stagione. Sabato la Lazio arriva a Milano sulle ali dell’entusiasmo, pronta a puntare in alto, al terzo posto. Una squadra da tenere sotto occhio e da non sottovalutare. L’Inter deve vincere e grazie alle parole del capitano e alle prodezze del Drago, i nerazzurri ce la possono fare. D’altronde chi è abituato a navigare in acque tumultuose, non ha problemi a navigare col mare calmo.
 


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