Zanetti: "Ranocchia deve stare tranquillo. Camacho, ho parlato col Malaga"
Fonte: dall'inviato a Palazzo Reale (MI) - Gianluca Scudieri
Dopo la conferenza di presentazione dell'iniziativa Match for Expo, Javier Zanetti si è intrattenuto con i giornalisti presenti per parlare anche di altri temi, più attuali, legati all'Inter. Si inizia comunque sull'iniziativa: "Un'idea che aiuterà tutti quelli che hanno bisogno di noi. Nata dopo la partita della Pace a Roma con il Papa, volevo gfarla a casa mia e poter condividere con tanti amici una partita di calcio abbracciando tutti i tifosi che vorranno partecipare. Soprattutto, la vendita dei biglietti sarà destinata a varie fondazioni. Expo è un'iniziativa molto importante, sono onorato di essere ambassador. Milano sarà al centro del mondo, dobbiamo accogliere tutte queste persone nel modo giusto. Alla partita parteciperanno Crespo, Seedorf, Zamorano, Cordoba, Baggio, Maldini, Zenga, Baresi... Non so se tutti giocheranno ma faranno parte dell'eventi".
Per una bandiera come te quanto è brutto vedere gesti come quello di Icardi?
"Credo che a caldo lui si sia accorto dell'errore e la cosa più importante credo sia questa".
Cosa ti senti di dire a Ranocchia dopo l'errore di ieri?
"Andrea deve stare tranquillo perché è pieno di valori e un grande professionista. Può capitare in una partita, non è l'ultima volta. Nella mia lunga carriera mi è successo spesso. L'importante è che abbia la forza di ripartire. Mi spiace per ieri perchè avevamo fatto una grande partita ma il risultato è stato negativo".
Come si esce da questo periodo?
"Lavorando. La testimonianza è la partita di ieri, si sono viste cose positive. Bisogna lavorare e speriamo che arrivi la vittoria della svolta".
Ti aspettavi di più da Mancini?
"Mancini è un grandissimo allenatore e siamo tutti fiduciosi in tutto quello che fa".
Tu che hai indossato tante volte la fascia cosa diresti a Ranocchia?
"Andrea è tranquillo, è un grande professionista e può capitare un errore. Conta che abbia la forza per superare questi momenti".
Ai tifosi cosa dici?
"Sono dispiaciuti come noi, ci spiace per i risultati che non si ottengono. Vedo tutti impegnarsi molto in allenamento, spero che domenica possa essere la partita della svolta, ne abbiamo bisogno".
Cosa questo evento può dare a Zanetti e all'Inter?
"Sono felicissimo che l'Inter sia con me in questo progetto, perché è sociale e pieno di valori. La cosa più importante".
Vedremo un arabo in campo?
"Certo, le porte sono aperte e se c'è la possibilità capiterà".
Avresti mai detto di trovarti qui nel 1995?
"No, non avrei immaginato tanti di questi momenti. Per me è un onore rappresentare Milano e l'Inter nel mondo, mi piace tantissimo e spero di farlo nel migliore dei modi".
Il 4 maggio ci farà venire nostalgia, porterai tanti giocatori?
"Sì, tornare a San Siro a giocare sarà una cosa fantastica. La dimostrazione di affetto dopo la partita con la Lazio è stata abbastanza, ma nell'occasione vorrei riabbracciare tutti i miei tifosi".
FcIN: Hai avuto modo di sentire Thohir dopo la sua partenza?
"Sì, ci sentiamo sempre e spesso condividiamo pareri sui momenti della squadra. Siamo dispiaciuti per i risultati, i ragazzi si impegnano e lavorano con professionalità, ma la vittoria non arriva. Domenica sarà difficile contro il Palermo, ma basta una vittoria per la svolta".
FcIN: il diesse del Malaga ha detto che lo hai chiamato per parlare di Camacho, ce lo confermi?
"Ho parlato con lui, nulla da nascondere, ho chiesto qualche informazione. Ma questo vuol dire che uno può lavorare anche in silenzio. Rispondo perché lui ha fatto il mio nome, altrimenti la cosa sarebbe rimasta lì".
Mancini ne uscirà?
"Sì, sono convinto, lo siamo tutti. Credo che il Mancio abbia grandi capacità. Questi momenti possono capitare, per fare un grande gruppo vanno superati. E se i ragazzi ci riusciranno diventeranno più forti".