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Zanetti ricorda Mou: "Che emozione alzare la Champions da capitano"

di Guglielmo Cannavale
Zanetti con la tanto agognata Champions League, assieme a Sneijder

Per il reportage di Sic Noticias, "Josè Mourinho-il migliore allenatore del mondo", non potevano mancare dei contributi da parte dei giocatori dell'Inter. Ad essere intervistati dalla tv portoghese sono stati quattro pilastri dei nerazzurri: Materazzi, Zanetti, Stankovic e Milito. Inutile dire come tutti siano rimasti molto legati al portoghese e conserveranno un ottimo ricordo di lui. Oltre a loro, anche giocatori di Chelsea e Porto, preparatori, assistenti e il procuratore hanno espresso la loro opinione per spiegare il fenomeno-Mourinho e per celebrare la sua decennale carriera (2000-2010).

Il capitano dell'Inter del triplete, Javier Zanetti, comincia a descrivere il carattere di Mourinho. Queste le sue parole, evidenziate da FcInterNews.it: "Ha una grandissima personalità. Il suo modo di essere e il suo modo di lavorare fanno sì che sia differente. Quello che trasmette alla squadra, i giocatori lo applicano in campo". Poi svela un aneddoto di Inter-Milan della scorsa stagione: "Era un derby e stavamo vincendo 1 a 0, quando Mourinho stava per sostituire Pandev". Questo il ricordo di Mourinho: "Dissi al quarto uomo di non fare la sostituzione in quel momento, perché Pandev poteva battere la punizione". Poi ricomincia a parlare Zanetti: "Pandev poi ha segnato il gol del 2 a 0 e lui ha urlato: "Ho ragione! Ho ragione! 2 a 0! Il gol è mio! Il gol è mio!".

Il ricordo più bello dei due anni passati con il portoghese è senza dubbio la finale di Madrid. Queste le sensazioni vissute dal Capitano: "La finale fu emozionante per tutti, perché abbiamo ottenuto quello che abbiamo sempre sognato. Era da quindici anni che aspettavo quel momento e avere il privilegio di alzare quella coppa da capitano è stato molto importante per me. E' stato emozionante e mi ricordo che nel mezzo dei festeggiamenti ci siamo abbracciati e l'ho ringraziato per i due anni insieme, pur sapendo che aveva già preso la decisione di andare al Real Madrid. Mi ricordo che quando ci siamo abbracciati abbiamo pianto insieme". Un rapporto che andava oltre il calcio, come ha sottolineato lo stesso Zanetti: "Incontrare persone come lui fa parte delle cose belle del calcio". E il rapporto tra il Capitano e l'allenatore dell'Inter campione di tutto non poteva che essere speciale. 

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