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Zanetti: "Vogliamo tornare a Milano con la Coppa, ci teniamo tanto"

di Mattia Todisco

Parte da Appiano Gentile l'avventura dell'Inter nel prossimo Mondiale per club. Oggi alla Pinetina va in scena il media open day. Il primo a parlare è il capitano Javier Zanetti.

Per un italiano è un torneo importante, ma per un sudamericano è la partita più importante?

Credo di sì, arrivare a questo appuntamento dà molto prestigio. Anche noi ci teniamo tantissimo, vuol dire far parte ancor di più della storia di questa società. Come capitano mi piacerebbe tantissimo tornare a Milano con la Coppa.

C'è un piatto scaramantico da mangiare prima di una partita così?

No... Non c'è il Sushi! (ride in risposta alla domanda di una giornalista giapponese, ndr)

Quanto conoscete le avversarie?

Le studieremo in questo periodo di tempo da qui alle partite. Posso parlare del Pachuca e dell'International, sono squadre molto forti e ci tengono tantissimo.

Al di là dell'importanza del trofeo, sarebbe il completamento di un grande anno solare?

Senz'altro, nella testa di ognuno di noi c'è l'intenzione di tornare a Milano con il trofeo.

Malignamente molti parlano del Mondiale come una coppa di poca importanza. Secondo te invece ha delle insidie già in semifinale, prima della possibile finale con la squadra sudamericana?

Noi stiamo pensando alla prima partita. Nel calcio mondiale non ci sono gare facili, dovremo essere molto concentrati per disputare un grande torneo.

Quanto sei orgoglioso di essere il capitano di una squadra che torna a giocare questo torneo dopo 45 anni? Può essere una forma di rivalsa per non aver giocato l'altro Mondiale?

No, non c'è nessuna rivalsa. Io sono molto orgoglioso, per me questa è una famiglia. E' una responsabilità grande e anche molto bella, spero di poter gioire portando a casa la Coppa.

Ti abbiamo visto arrivare ad Appiano che eri un ragazzino. Sei sempre rimasto, hai vinto tutto, cosa vuol dire arrivare fin qui dopo che alcuni sono andati via?

Soprattutto nei momenti di difficoltà ho detto sempre che prima o poi sarebbe arrivato il tempo dell'Inter e ho avuto ragione. Sono molto felice di questi successi e non voglio fermarmi così come non lo vogliono i miei compagni.

C'è anche una componente psicologica, il pensiero a questo obiettivo, nelle difficoltà di inizio stagione?

Credo che le difficoltà siano arrivate per tante componenti. L'importante è che penso ci si stia riprendendo, avere la rosa al completo per noi è fondamentale.

Causa la sciopero anche gli altri salteranno una partita di campionato. Cosa ne pensi?

Può succedere, l'importante è trovare una soluzione alla fine.

Mancherà Walter Samuel, credo sia giusto ricordarlo.

Come compagno e come amico mi spiace moltissimo non averlo con noi. Però ci sarà sempre, lo abbiamo visto a pranzo e lui ha voglia e forza di volontà per tornare più forte di prima. Sarebbe un motivo in più per vincere.

Credi che l'escursione termica da qui ad Abu Dhabi possa essere un problema?

Credo di no. Andiamo lì cinque giorni prima apposta.


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