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Zenga: "Barella se non si perde nel protestare è devastante. Onana ha ridato entusiasmo, aiutiamo Correa"

di Christian Liotta

Walter Zenga elogia la capacità dell'Inter di non lasciarsi andare a cali di concentrazione nella partita contro la Salernitana, da lui analizzata sul proprio canale YouTube partendo dai due gol dei nerazzurri: "Voglio evidenziare due cose importanti di questa squadra: sulla rete di Lautaro Martinez, vediamo la bravura del ragazzo di capire i momenti della partita, di staccarsi dalla linea difensiva e di concludere con un diagonale forte, preciso e angolato nonostante tre giocatori della Salernitana lo chiudano. Questo è un vantaggio per lui, che ha un senso del gol innato anche nei momenti difficili. Si sono sentite le solite cose sul suo digiuno di gol, senza pensare che il campionato si è fermato e che in Nazionale aveva segnato. Sono periodi che capitano a tutti gli attaccanti, ma Lautaro è sempre meglio avercelo che darlo ad altri. E fra poco tornerà anche Romelu Lukaku".

Sul gol di Barella.
"C'è una combinazione: l'Inter ruba palla, scaricano su Calhanoglu che con un lancio perfetto pesca Barella un po' come Alessandro Bastoni a Barcellona. Avevamo già sottolineato questa caratteristica di Barella, uno che attacca gli spazi benissimo e che se ha continuità e conserva le sue caratteristiche senza perdere attenzione, concentrazione e forza nel protestare è un giocatore devastante".

Sulle scelte di Inzaghi.
"Pensavo giocasse Asllani, preso come vice Marcelo Brozovic. Ma guardando bene le caratteristiche di Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, si nota come diano equilibrio, sostanza, esperienza, carisma. In questo momento ha ragione Simone Inzaghi a insistere su Calhanoglu e dare spazio ad Asllani negli ultimi 30 minuti. La caratteristica di un buon allenatore è quella di prendere scelte importanti in momenti difficili, e questo è quello che sta facendo lui".

Su Dimarco.
"Ho sempre pensato fosse un ottimo quinto. Fino alla fine del mercato forse non poteva essere utilizzato come quinto, perché mancava il quarto difensore. Questo finché è arrivato Acerbi. Speriamo che i suoi problemi non siano nulla, ma ho visto un Gosens bello tirato sul quale si può contare senza problemi". 

Sulle parole di Bastoni nel pre-partita.
"Sono importanti perché avevamo sottolineato la mancanza di un filo di attenzione nel prendersi le proprie responsabilità".

Su Onana.
"Ha fatto buone parate, specie su Piatek che era un tiro difficile visto che la palla gli rimbalza davanti. La sua presenza, però, ha ridato entusiasmo a tutti, senza nulla togliere a Samir Handanovic. Mi è piaciuto molto per la sua tranquillità, sicurezza e determinazione". 

Su Correa.
"L'ho allenato alla Sampdoria, contro l'Inter sbagliò un gol clamoroso. Vorrei che ritrovasse continuità e fiducia in se stesso. E mi piacerebbe che i tifosi lo trattassero come ha bisogno, se ha fiducia la ripaga alla grande. Ha grandi qualità ma se perde fiducia in se stesso perde tutto". 


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