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Dagli studi agli hobby fino ai... palleggi: Martina Brustia e Irene Santi si raccontano

di Christian Liotta

Proseguono gli appuntamenti con le ragazze di Inter Women, che ad Inter Tv raccontano quello che è il loro presente dopo lo stop all'attività per l'emergenza Covid-19. Questa volta, tocca alle due centrocampiste Martina Brustia e Irene Santi

Come state vivendo questo momento difficile?
MB: "Stiamo bene, in casa tutti insieme in famiglia. Cerchiamo di andare avanti così".
IS: "Fortunatamente stiamo bene, poi si sta a casa, studiando e facendo allenamento. Ci si inventa qualcosa per passare il tempo".

Com'è allenarsi a casa?
MB: "Mio padre non ce la fa più a vedermi così, però prova a mandarmi tutti i lavori possibili. Pensavo peggio, invece due ore riescono a passare"
IS: "Io ho la cyclette per allenare le gambe, poi mi arrangio con gli oggetti che ho in giro".

C'è anche da studiare.
MB: "Sì, abbiamo le registrazioni delle lezioni on-line. Comodo per prendere appunti, per noi è una fortuna nella sfortuna avendo il materiale a disposizione. Sono al terzo anno di economia".
IS: "Studio anche io economia, però Martina è più avanti essendo più grande".

Irene, tu ami molto giocare alla Playstation?
"Un po' sì, però in questo momento posso studiare più di prima. Riesco a organizzarmi meglio".

Martina, sei appassionata di videogames?
"No, perché sono scarsa e mi veniva il nervoso. I primi giorni di quarantena mi sono impegnata di più in cucina, ora però faccio più cose in casa".

Da quanto tempo vi conoscete?
MB: "Credo sei o otto anni".
IS: "Sì, da quando giochiamo..."

Irene, il ricordo più bello vissuto?
"Devo pensarci... Forse lei era di fianco a me a San Siro quando abbiamo sfilato con la coppa della vittoria del campionato di Serie B. Quello è stato un bel momento".

Martina, hai riscoperto qualche altra passione?
"Sto vedendo film a ripetizione, ora sto aspettando che ricominci 'La casa di carta'".

Cosa vi sta insegnando questo momento difficile?
MB: "E' un momento che ti fa riflettere e ti insegna a non dare niente per scontato. Di sicuro non mi lamenterò di giornate intense, ora capisci che è una fortuna riservata a poche persone e va goduta. Bisogna godersi ogni giorno".
IS: "Sono d'accordo con lei. Non siamo abituati a doverci fermare, per essere fermati i campionati è perché è successo qualcosa di importante"

Martina, ti manca il campo?
"Tantissimo, mi manca il campo e mi mancano le compagne, il poter scherzare con loro. Poi l'emozione della partita mi manca tanto, ma quando torneremo a viverla sarà bellissimo".

Pregi e difetti dell'altra?
MB: "Facciamo ridere tutte perché ci insultiamo tantissimo"
IS; "Devo riflettere... Un pregio è che è molto intelligente, ci si può parlare di tante cose. Il difetto? Con me è abbastanza cattiva, ed è un po' saccente".
MB: "Ma perché le voglio bene... Irene c'è sempre per tutti, puoi contare sempre su di lei per qualunque cosa. A volte però non si rende conto di doversi imporre su certe cose".

Martina, perché il numero otto?
"E' stato il numero del mio esordio in prima squadra, da lì in poi non l'ho mai mollato. Poi penso che mi rappresenti come modello di calciatrice e ci tengo particolarmente. Mi definisco una centrocampista di quantità, corsa, fisicità".

Irene, sei stata molto brava a palleggiare con l'arancia?
"Sì, però la prima arancia l'ho spappolata... Ho usato un mandarino, la spremuta però non è molto buona".

Martina, tu hai usato una pallotta con dei calzettoni.
"Sì, non avevo idee e poi ho inventato questa cosa. Diciamo che me la sono cavata".


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