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ESCLUSIVA - Linda Chiggio: "Più Miranda o Skriniar? Scelgo lo slovacco, uno tosto. Zanetti ci dà carica"

di Christian Liotta

Il campionato di Serie B femminile ha visto una partenza tutto sommato positiva da parte dell’Inter di Pablo Wergifker, candidata alla promozione nella massima serie: un pari nel derby con il Milan e la vittoria contro l’Orobica tengono la squadra nerazzurra nei quartieri alti della classifica. Dell’inizio di questa stagione abbiamo parlato con Linda Chiggio, difenditrice centrale, che ai microfoni di FcInterNews.it parla anche di sé e del suo modo di vivere l’avventura in nerazzurro.

Linda, nelle prime due partite di campionato sono arrivati un pareggio e una vittoria rotonda contro l’Orobica. Un commento su questo avvio di torneo? Che sensazioni ha il gruppo?
"Noi, senza fasciarci troppo la testa, cercheremo di vincerle tutte. Purtroppo alla prima di campionato abbiamo fatto un piccolo passo falso ma non ne abbiamo assolutamente fatto un dramma. La stagione è ancora lunga, i giochi sono assolutamente aperti perché siamo solo all’inizio e come detto cercheremo di vincerle tutte. Ovviamente, dobbiamo pensare domenica dopo domenica". 

Che tipo di giocatrice sei? Più tecnica e di posizionamento o più agonistica e votata al tackle?
"Secondo me, per giocare a calcio ci vogliono tutti e due gli ingredienti. Direi agonistica assolutamente sì, soprattutto per il ruolo che faccio mi sento una che prova il tackle".

Quest’anno hai trovato una nuova compagna di squadra esperta come Angela Locatelli. Come va l'intesa? Qual è la chiave per far giocare insieme e in modo equilibrato due centrali?
"Diciamo che dobbiamo entrambe entrare in sintonia. Lei ha tantissime presenze in Serie A e giustamente ha il suo modo di giocare come io ho il mio. Le prime partite eravamo un po’ in difficoltà perché dovevamo ancora conoscerci. Ora siamo alla seconda di campionato e abbiamo già fatto grandi passi; sono ottimista, presto entreremo in sintonia. Dobbiamo trovare un po’ l’equilibrio insieme".

Pensando a voi viene quasi spontaneo un parallelo con Joao Miranda e Milan Skriniar. Chi preferisci dei due?  E hai un giocatore modello di riferimento?
"Dico la verità, il mio idolo è sempre stato Javier Zanetti. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, è un giocatore che ho sempre apprezzato perché è stato un vero professionista in campo. Ha vinto tanto ed è rimasto un uomo umile. Riguardo ai due difensori dell’Inter, diciamo che sono due giocatori forti, con caratteristiche non dico opposte ma quasi. Forse tra i due mi sento di sbilanciarmi su Skriniar, perché è un giocatore tosto, aggressivo, difficile da superare e che quando viene superato prende le gambe". 

Zanetti, che tu hai anche citato, è sempre vicino alla squadra, come si pone nei confronti delle giocatrici? Vi dà qualche consiglio? 
"È una persona molto umile, disponibilissima. Ci dà dei consigli in campo. Da una persona così si può solo imparare, sia nell’ambito calcistico che su quello della persona. È sempre disponibile con noi, è un onore averlo al nostro fianco negli allenamenti  e in partita. Ci dà una grande carica".

Cosa provi a indossare i colori dell’Inter? 
"È un onore e un onere. Quando le avversarie vedono le maglie nerazzurre non mettono il 100% ma il 120%. È un onore ed è un dovere fare bene per questa società. Per me è fonte di grandissimo orgoglio". 


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