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Accardi in mixed: "Ringrazio allenatore e squadra per essersela giocata fino all'ultimo. Ora sguardo al futuro"

di Federico Rana
Fonte: dall'inviata allo stadio Giulia Bassi

Intervenuto ai microfoni dei giornalisti nella zona mista di San Siro, tra cui l'inviato di FcInterNews, il direttore dell'Empoli Pietro Accardi commenta la sconfitta contro l'Inter, che condanna i suoi alla retrocessione in Serie B. "Non mi rimane che ringraziare tutti. L'allenatore, tutti i ragazzi, i tifosi che fino all'ultimo ci hanno sostenuto, sono venuti in tantissimi facendo dei sacrifici. Accettiamo il verdetto del campo, e con amarezza ci prospettiamo verso il futuro".

Se c'è da salvare qualcosa, cosa salva di questa stagione? Una stagione partita con programmi diversi rispetto a quello di arrivare all'ultima giornata a salvarsi. Una stagione in cui si parlava di raggiungere la salvezza in tempi più rapidi. C'è il rimpianto di aver esonerato in un primo momento Andreazzoli?
"Di questa annata sicuramente salvo il finale, un mese e mezzo fa ci davano tutti per morti, e invece la squadra è riuscita fino all'ultimo a giocarsi la Serie A con determinazione e orgoglio. Per quello che è successo quest'anno, alcune scelte sono state figlie del momento. Qualcosa non ha funzionato, perché se retrocedi è questa la verità. Nei presupposti sapevamo che avremmo dovuto lottare per mantenere la categoria, come ha sempre fatto l'Empoli. Ora non ci rimane che guardare al futuro, come abbiamo fatto lo scorso anno".

Ha elogiato giustamente l'Empoli, che forse meritava un finale diverso. Si aspettava di contro una partita diversa tra Fiorentina e Genoa?
"Sinceramente no. Mi dispiace, non l'ho vista ma per noi il risultato era scontato. Sapevamo che per salvarci avremmo dovuto fare l'ennesima impresa. I ragazzi ci hanno provato, e c'erano quasi riusciti. Un vero peccato".

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