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Allegri: "Inter più pronta di noi, l'hanno detto loro che l'obiettivo è lo scudetto. Locatelli? Domani deciderò"

di Egle Patanè

Dopo Simone Inzaghi, anche Massimiliano Allegri si presenta in conferenza stampa per presentare il derby d'Italia in programma per domani sera alle 20.45 all'Allianz Stadium: "Per noi domani è molto importante, è una tappa importante del percorso di crescita della squadra. Giochiamo contro i favoriti del campionato, l’hanno detto loro stessi e non credo sia una novità".

Quanto influenzerà il risultato? Un punto sugli infortunati?
"La partita domani non decide niente. Psicologicamente? No. Per noi è una tappa di un percorso di crescita, di cui sono molto contento. Mancano ancora tantissime partite, sappiamo che giochiamo contro la prima della classe, una squadra forte più pronta. Loro sono più pronti. Molto più semplice di quel che sembra. Loro sono molto più pronti. Domani sarà molto importante. Alex Sandro rientra, Danilo credo tornerà prima di Monza, Weah vediamo. Locatelli negli ultimi tre giorni si è allenato e valuterò domani se farlo tornare dall’inizio oppure partire dalla panchina".

Partita giusta per cambiare qualcosa a livello di modulo?
"Non abbiamo problemi a centrocampo. In questo momento andare a cambiare qualcosa non mi sembra giusto, poi a gara in corso qualcosa si può cambiare".

Davanti Chiesa-Vlahovic?
"Domani deciderò, Chiesa è tornato dalla nazionale facendo delle buone partite. Vlahovic sta bene così come Kean e Milik, domani deciderò far questi ultimi tre".

Si è spiegato perché a inizio stagione all'Inter sembravano arrabbiarsi quando venivano definiti come favoriti?
"È una questione di un percorso che stiamo facendo. Non credo che all'Inter si siano arrabbiati, l'hanno detto loro che l'obiettivo è lo scudetto. Il percorso nostro è diverso, vogliamo il massimo, l'obiettivo è tornare in Champions e i ragazzi stanno facendo bene. Affrontiamo la prima della classe. Per noi domani è un buon test".

Quali sono le difficoltà nel giocare contro una squadra di Inzaghi?
"Simone sta facendo un ottimo lavoro, ha fatto annate importanti e quest'anno ha già passato il turno di Champions ed è prima in campionato. Una bella sfida, finalmente domani si gioca, ci sarà lo stadio pieno e non finisce domani il campionato, è una tappa importante per noi".

Che aria si respira? Come i vecchi Juve-Inter?
"Tanto che non giocavamo una gara che poteva valere il primo posto, ma a noi non cambia niente. Noi domani dobbiamo desiderare la vittoria come fatto contro le altre squadre. Dobbiamo essere una squadra coesa che conosce i propri limiti e li trasforma in punto di forza".

Senza Locatelli meglio Rabiot davanti alla difesa o Nicolussi Caviglia?
"O anche Miretti. Dovrà valutare domani, soprattutto per eventuali cambi. Vediamo come sta Locatelli, sicuramente qualcuno giocherà davanti alla difesa".

Quando Vlahovic è arrivato alla Juve aveva gli stessi gol di Lautaro: come mai da lì si è fermato? E poi Marotta l'ha definita un grande comunicatore: complimento o punzecchiatura?
"Non lo so, il direttore sta facendo un ottimo lavoro all'Inter come lo aveva fatto alla Juve. Anche lui è un ottimo comunicatore. Vlahovic? Difficilmente riesco a spiegare il calcio, non so come mai ma sono sicuro che tornerà a fare tanti gol da qui alla fine della stagione".

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