.

Berlusconi: "Questo Milan non ha gioco, preferivo Brocchi a Montella. Bonucci? Errore farlo capitano"

di Filippo M. Capra

Torna a parlare del Milan Silvio Berlusconi e lo fa con un tono cupo e perplesso. L'ex presidente rossonero, nelle parole riportate dal Corriere della Sera, afferma: "Il Milan è un pezzo del mio cuore e della mia vita, vorrei almeno che la squadra andasse bene. È questo il mio rammarico, il mio dispiacere". I colleghi del quotidiano milanese, che parlano di conversazioni riservate, fanno riferimento alla preoccupazione del Cav circa lo stato di salute del club che per 31 anni ha goduto della sua gestione: "La squadra non va... Non ho capito la campagna acquisti. Non si era mai visto in una squadra il cambio di undici giocatori. Con tutti quei soldi, non si poteva acquistare un top player?", si chiede colui che tra gli altri acquistò Van Basten, Gullit, Shevchenko. Il capitolo panchina, poi, per Silvio è molto delicato: "Volevo che sulla panchina restasse Brocchi. Ma ero in un letto d’ospedale, tra la vita e la morte. E mi dissero Montella". Un tecnico evidentemente non all'altezza per Berlusconi, tanto che aggiunge: "Spiegatemi come possono finire spesso in panchina Suso e Bonaventura, che sono poi i due calciatori tecnicamente più dotati. E come si può fare sempre il solito gioco sulle fasce, per il solito cross in area. Mah... Per andare in rete andrebbero invece sfruttate le qualità dei due, cercando le linee di passaggio interne". Inevitabile poi l'argomento Bonucci. L'ex juventino, sbarcato a Milano tra l'acclamazione generale del popolo rossonero, sta vivendo un periodo di forma sottotono, con prestazioni non all'altezza della carriera e dell'esborso milanista per il suo ingaggio: "È stata data la fascia da capitano a un calciatore che è stato per anni la bandiera della Juventus. C’è Montolivo. La fascia andava affidata a lui". 


Altre notizie