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Buffon ai compagni: "In Italia si scansano, in Europa no. E le due che non l'han fatto poi ci hanno battuto"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Retroscena piccante quello portato alla luce oggi dalla Gazzetta dello Sport in merito a un dialogo che ci sarebbe stato all'interno dello spogliatoio della Juventus dopo il successo sul Napoli. La rosea porta alla luce in particolare l'arringa di Gianluigi Buffon, che certamente non mancherà di suscitare clamore. "Lo spogliatoio era allegro, giustamente. La Juve aveva appena battuto il Napoli, consolidando il primato in classifica. In questi casi, di solito, la forza del risultato prevale su tutto. Gigi Buffon, però, non la pensa così: la fascia sul braccio è solo un segno per l’ambiente esterno, ma un capitano vero è quello che scuote il gruppo quando serve anche usando parole forti in momenti imprevisti. Un capitano vero è quello che tiene dritto il timone quando c’è il rischio che si prenda la direzione sbagliata. Un capitano vero è quello che «vede» il pericolo quando ancora è lontano e così lo neutralizza più facilmente. Così, mentre nello spogliatoio bianconero si sprecavano i sorrisi, Gigi ha spento l’entusiasmo e ha cominciato a parlare: «Ragazzi, così non si va da nessuna parte – il discorso di Buffon, parola più parola meno –. In Italia vinciamo perché gli altri si scansano, ma in Europa non succede e non succederà. In Italia le uniche due squadre che non si sono scansate ci hanno battuto (riferimento alle sconfitte con Inter e Milan, ndr). Serve più personalità, più grinta, più voglia di aiutarsi, altrimenti ci complicheremo la vita in campionato e soffriremo in Champions». Tutti zitti. I senatori, quelli che con Buffon condividono la grande avventura del quinquennio bianconero, hanno annuito, consapevoli quanto Gigi del sottile rischio che la Juve sta correndo. Gli altri, i nuovi acquisti e comunque chi è in bianconero da poco, hanno capito che quello del capitano è un segnale molto importante: paragonabile (seppur con toni più morbidi) a quello lanciato un anno fa dopo la sconfitta col Sassuolo, altrettanto significativo perché, a differenza del 2015, adesso la Juve è in testa alla classifica con 4 punti di vantaggio".


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