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Cagliari, Di Francesco: "Sono soddisfatto. Questa mentalità deve essere un punto di partenza, non d'arrivo"

di Stefano Bertocchi

Dopo l'1-1 del Bentegodi contro il Verona, Eusebio Di Francesco analizza in conferenza stampa la prestazione del Cagliari ad una settimana dalla sfida contro l'Inter: "Davanti abbiamo avuto tre o quattro opportunità per fare bene ma eravamo meno qualitativi rispetto alla ripresa. Li abbiamo messi alle corde per lunghi tratti, nonostante le assenze. I ragazzi in campo mi hanno dato ottime risposte, nonostante un inizio un po' sottotono" le parole riportate da TMW.

Ha chiesto molto anche in fase di protezione agli attaccanti.
"Non esiste una squadra in cui gli attaccanti non si mettano a disposizione della squadra. Il Verona ha una qualità importante: tutti i giocatori hanno grande ritmo. Non esiste il prototipo del calciatore moderno senza che abbia qualità di corsa".

Se queste sono le riserve potete stare tranquilli.
"Tranquilli non si è mai, ma sono soddisfatto. Questa è la mentalità, ma deve essere un punto di partenza e non d'arrivo".

È un punto di qualità.
"Lo prendo con soddisfazione, anche se tre sarebbero stati meglio. Ma oggi ci può stare, il Verona ha messo in difficoltà molte squadre. Io e Juric ci siamo fatti i complimenti, è stata una partita giocata con intensità".

Soddisfatto di Carboni e Tripaldelli?
"Di tutti. I giovani vanno aspettati e appoggiati. Vanno criticati, ma deve essere una critica costruttiva. Tripaldelli ha dato risposte importanti, sono convinto che Carboni avrà una carriera importante, se lavorerà con umiltà".

Un parere su Joao Pedro e Marin?
"Marin ha fatto una grande partita, a livello temperamentale. Lui ha proprio cambiato passo, piano piano sta cambiando atteggiamento a livello di corsa. Per giocare come dico io deve avere questo approccio. Joao ha giocato novanta minuti, non posso che essere contento. È stata più la paura del momento, fortunatamente".

Nelle emergenze è uscita la squadra.
"Lo dobbiamo essere sempre, lo sarà anche quando rientrerà chi è fuori. E questo dev'essere motivo d'orgoglio".

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Domenica 15 dicembre