Colantuono: "Grande partita. A Denis dicevo sempre..."
"Noi dobbiamo pensare a salvarci, il prima possibile". Ride Stefano Colantuono, allenatore dell'Atalanta, al termine della sfida contro l'Inter: "Quando giochi con le grandi e ti difendi per 90' - prosegue a Sky -, il gol prima o poi te lo fanno. Abbiamo sofferto il giusto, loro facevano un grande movimento con le punte, siamo stati bravi. L'obiettivo è la salvezza e poi si vedrà. A Denis dico sempre che non deve cercare per forza il gol, deve rimanere sereno perché per un attaccante possono capitare periodi così. All'Inter mancava qualche calciatore, sapevamo che Stramaccioni aveva la coperta corta, noi tatticamente lavoriamo molto bene e ci siamo riadattati al loro 4-3-3. L'espulsione di Parra? Il ragazzo era amareggiato, poteva soltanto ammonirlo, non credo ci fossero gli estremi dell'espulsione".
Ai microfoni di Premium Calcio, Colantuono aggiunge: "L'avevamo preparata in un certo modo, poi in realtà ci siamo abbassati un po' troppo secondo me, perché il gol è arrivato subito. Non sapevamo come loro si sarebbero schierati, devo fare i complimenti alla squadra che in questa settimana ha lavorato con tutti i sistemi di gioco. Abbiamo fatto una partita splendida. Stiamo facendo bene, sulla scia di quanto fatto l'anno scorso. Obiettivo? Prima pensiamo alla salvezza, siamo stati bravi a costruirci questa classifica, ma non pensiamo ad altro".
Colantuono interviene anche ai microfoni di Rai Sport: "Dove vogliamo arrivare? A 40, presto. Il nostro lavoro è di grande umiltà e sacrificio, con dentro un buon calcio. Ma l'obiettivo è quello e stop. La serie positiva dopo la sosta? Mah, avevamo fatto bene anche prima, quando abbiamo perso con Torino e Roma; poi se non concretizzi rischi di perdere. Il filo però non lo avevamo perso. E comunque se arriveremo prima a 40 punti, non molleremo. ma è meglio volare bassi". Su Denis, autore di una doppietta, aggiunge: "Così è come stato importante avere recuperato altri giocatori abbiamo recuperato lui. Ma io glielo dicevo sempre che il gol sarebbe arrivato, perché è il suo mestiere. Ci voleva un po' di tranquillità".