Corini: "Orgoglioso dei miei uomini, sono stati giorni particolari. Lasciamo tranquillo Balotelli"
Eugenio Corini, allenatore del Brescia, arriva ai microfoni di Sky Sport per commentare l'esito dell'incontro perso dai suoi uomini con l'Inter:
Cosa vi è mancato nella ripresa dove avete messo l'Inter in un angolo?
"Io direi che è stata una buona prestazione. Abbiamo approcciato bene la partita, poi dovevamo assestarci perché non avevamo le distanze giuste. Dopo il gol preso abbiamo alzato il pressing creando i presupposti del dominio del secondo tempo. Nel momento migliore, la grande giocata di un campione sembrava averla orientata ma noi abbiamo messo tutte le energie per riaprirla. Non portiamo a casa nulla, ma sono orgoglioso dei miei ragazzi per quanto hanno fatto. Sono stati tre giorni particolari per tanti motivi, è difficile risalire la china in una partita che si era messa in salita".
La risposta è stata dettata dalla voglia di reagire.
"Io parto sempre dal presupposto di capire chi siamo e che campionato dobbiamo affrontare. Abbiamo fatto esordire Alfonso e un ragazzo che aveva due presenze in Lega Pro. Bisogna avere grande equilibrio, è un momento molto sfortunato dal punto di vista degli infortuni. Ma anche a Genova per 65 minuti la stavamo vincendo, dobbiamo capire come si sono sviluppate le partite e pensare che ne manca una".
Appello alla piazza o a Cellino?
"Io cerco di spiegare le mie ragioni quando posso. Io il sentimento popolare lo rispetto ma cerco di fare meglio il mio lavoro, poi creare tensioni fa male al Brescia. Voglio bene a questa squadra, ho chiaro il momento che stiamo vivendo. Se si usano strumentalmente certe situazioni diventa complicato, il dentro o fuori a ogni gara non fa bene a nessuno".
Il Brescia è andato oltre il valore suo e la forza dell'Inter. Sui due gol subiti però la squadra ha accorciato poco.
"Vero, sul primo Lautaro è riuscito a girarsi trovando una parabola incredibile. Sul secondo non siamo riusciti ad accorciare e Lukaku sul sinistro fa queste cose. Sul primo gol siamo stati passivi, ma con una difesa a tre dobbiamo andare forti sulla linea di tiro consapevoli che dai 25 metri in tanti sanno mettere bene la palla".
Cosa si aspetta da Balotelli?
"Va lasciato tranquillo, deve lavorare come sta facendo. Bisogna avere pazienza in certi momenti, trovare la condizione e capire il contesto dove si trova. Se riuscirà a farlo ha tutto, perché penso sia un grandissimo calciatore e io voglio accompagnarlo in questa crescita. Ma lui deve metterci tanto del suo".