De Canio alla Rai: "Condannati delle distrazioni"
Il tecnico dell'Udinese Luigi De Canio ha commentato così ai microfoni di Sabato Sprint la gara del 'Meazza' contro l'Inter: "Il 3-1 finale non ci voleva, ma ho avuto le risposte che volevo. Ho chiesto alla squadra di continuare a giocare e di non accontentarsi di un'ipotetica salvezza, ma di continuare a migliorarsi e dimostrarsi di essere qui con merito per ambire ad una classifica migliore. I ragazzi sono scesi in campo con personalità e convinzione. Se trovi una squadra più forte che sa approfittare degli errori, allora si può anche perdere. Non bisogna mai abbassare la guardia, il campionato italiano è difficile. L'Udinese non merita la classifica che ha ed era in una situazione di difficoltà. Ci sono tanti esempi di squadre di buon valore che per alcune vicissitudine si sono ritrovate invischiate nella zona retrocessione. La partita di oggi ha però dimostrato che questi ragazzi volevano reagire e ci sono riusciti. Ventidue stranieri in campo? Non me ne ero accorto, sennò mettevo Pasquale subito (ride, ndr). Nel calcio, nella vita, si cambia. Bisogna fare i conti con un nuovo mercato globale che dà a tutti l'opportunità di lavorare. I giovani italiani, se sono davvero bravi, troveranno sempre posto. Probabilmente si dovrà fare qualcosa di più a livello di Federazione per cercare e formare più giocatori italiani. Cosa manca in trasferta? Qualche distrazione in meno poteva evitare queste ultime due sconfitte. Sul piano del gioco, se avessimo pareggiato non ci sarebbe stato nulla da dire. Gli episodi possono condannare. A me interessava una risposta sotto questo profilo, c'è stata e sono felice così. Kuzmanovic ha caratteristiche da centrale piuttosto che da incursore. La sua intelligenza tattica e la capacità di essere schermo davanti alla difesa, che ha bisogno di essere protetta, ha fatto la differenza. Resto all'Udinese? Mi piace allenare. Sono stato 2 anni e mezzo fuori dopo aver salvato il Lecce e aver vinto il campionato. Io sono soddisfatto, cerco di fare bene ciò che mi chiedono per una soddisfazione personale. Poi se qualcuno ha bisogno di me, Udinese compresa, vedremo. Ci spero. Se dipendesse da me me la terrei stretta".