Diego Lopez: "Buona prova. Icardi è un animale"
Al termine della partita contro l'Inter, Diego Lopez, tecnico del Cagliari, arriva ai microfoni di Premium Sport per una prima analisi del match della Sardegna Arena che ha visto i suoi uomini sconfitti dai nerazzurri.
Cosa ha pensato nella prima mezz'ora?
"Era la partita che avevo visto. Eravamo molto aggressivi, non facevamo respirare i loro centrocampisti di qualità. Abbiamo cercato di limitare l'Inter, facendo bene anche nel non far arrivare la palla a Icardi che però alla prima mezza palla ha segnato".
Icardi ha l'abbonamento al gol al Cagliari:
"Lui e l'Inter stanno facendo un ottimo campionato, sapevamo che in area è un animale. La prestazione però è stata buona contro una grande squadra, con una squadra meno forte facevamo punti".
Quali sono le potenzialità del Cagliari?
"Quando sono arrivato al posto di Rastelli ho detto ai ragazzi che le colpe non erano solo sue ma anche della squadra. Ho responsabilizzato i ragazzi e ora stanno dando il 120%, quest'intensità che stiamo vedendo in campo è quella che vediamo in allenamento. La strada è quella, abbiamo trovato il 2-1 e potevamo pareggiare. Poi i gol si fanno e non si fanno ma la strada è questa".
Fa paura il Bologna?
"E' appena finita questa... Ma va bene, gli allenatori devono pensare alla gara successiva. Il Bologna si è tirato fuori con due vittorie, servirà una grande prestazione ma non con paura. Rispettiamo l'avversario ma bisogna andare lì a fare la nostra gara".
Ventura, Giampaolo, Allegri sono stati suoi allenatori. Chi era il preferito?
"Con Allegri mi son trovato benissimo, con Giampaolo mi trovavo nella sua maniera di lavorare difensivamente. Ho avuto anche allenatori come Sonetti che ci ha salvati due volte, sono tutti tecnici che mi hanno lasciato tanto. Ventura a Cagliari ha fatto molto bene, poi la Nazionale è un discorso diverso ma io mi son trovato bene con lui e posso parlare solo bene di lui".
Il Cagliari deve crescere per tenere più di mezz'ora?
"Stiamo crescendo, dobbiamo crescere. Come crescerà la condizione fisica così crescerà la squadra. Ecco perché dico di voler responsabilizzare i ragazzi, sono loro a determinare i destini".