Empoli, Andreazzoli a DAZN: "L'Inter ha una qualità estrema, la nostra partita l'abbiamo vinta. Bene negli ultimi 20'"
Messa in archivio Empoli-Inter, lunch match della quinta giornata di Serie A, Aurelio Andreazzoli si sofferma per un'analisi davanti alle telecamere di DAZN: "La nostra partita l'abbiamo vinta, ci eravamo posti l'obiettivo del confronto davanti a una squadra che ha una qualità estrema e una struttura fisica che ti mette in difficoltà - sottolinea il tecnico dell'Empoli -. Siamo riusciti a fare quello che volevamo fare, siamo riusciti a metterli in difficoltà negli ultimi 20': abbiamo necessità di questa reazione. Ho fatto un plauso ai ragazzi, ma non avevo dubbi. Quando guardi certe persone negli occhi capisci che hai la disponibilità totale".
L'Empoli deve ripartire dall'entusiamo dell'ambiente?
"Tutte le volte che sono entrato in una clinica o in ospedale non ho mai visto positività, mi rifaccio a questo. Dobbiamo mettere alle spalle le quattro partite precedenti. Ora abbiamo iniziato un altro percorso e sono soddisfatto della risposta. Poi c'è la necessità di avere felicità e di godere del lavoro che stiamo facendo. A fine primo tempo ho detto a uno dei miei: 'Se non ti diverti, cosa sei venuto a fare?'. Alla fine l'ha fatto, si è divertito ed è rimasto in campo, partecipando a quello che la squadra ha fatto. Altrimenti l'avrei tolto dopo 10 minuti".
Avete tante partite con pochi allenamenti. In cosa pensa che debba migliorare la squadra?
"Non possiamo basarci su squilli di qualche stella che abbiamo, perché non ne abbiamo. Abbiamo persone che possono dare il loro contributo e dobbiamo metterle in condizioni di poggiarsi al gioco, alla voglia di combattere come oggi negli ultimi 20'. Se io sarò capace di dare questa impronta, allora l'Empoli può guardare ad un futuro più tranquillo. Questa è la strada".
Che tipo di lavoro sta chiedendo a Shpendi? È lui il giocatore a cui ha detto qualcosa?
"Non era lui e non glielo svelo (il nome, ndr). Ha lavorato troppo per quello che gli chiedo, non riuscivo a farmi capire. Volevo facesse di meno, che entrasse dentro la maglia di Acerbi invece spendeva troppe energie e basta. Alla fine son riuscito a farglielo capire, ma non come avrei voluto. È stato comunque molto bravo, mi aspettavo facesse questa gara: non lo conoscevo, ma può darci tanto".