Galliani: "3-0 come l'anno dello scudetto. Berlusconi milanese, non tifa contro l'Inter. Mihajlovic e Bacca..."
Adriano Galliani ha parlato ai microfoni di Milan Channel nel post-partita di Milan-Inter: "Quando abbiamo vinto lo scudetto abbiamo vinto 3-0 proprio come stasera, bello bello bello".
Sulla partita: "Non pensavamo potesse essere così bella. Abbiamo finalmente sfatato che perdiamo con quelle davanti, abbiamo battuto Inter e Fiorentina e pareggiato con la Roma. C'è poco da dire, dobbiamo scalare questa classifica. Adesso abbiamo questi due turni e vediamo. Non faccio commenti e non sbilancio. Se pensi al Milan di Empoli e a quello di questa sera non capisci come sia possibile. Un derby vinto 3-0 rimane".
Su Honda: "Lui lavora e si sacrifica e chi allena se ne accorge e lo apprezza. Questo è il suo ruolo e sta facendo bene, perchè sbaglia qualche pallone, ma si sacrifica e ha un piedino non male nei cross. Oggi mi sono piaciuti tantissimi Kucka, uno strapotere fisico incredibile, così come Alex superlativo, che l'anno scorso ha avuto tanti infortuni. Non montiamoci la testa, siamo sesti, anche se a 6 punti dal terzo posto. Vediamo mercoledì così succede, ora godiamoci la vittoria".
Su Bacca: "Ha un'occasione e fa gol. E' un attaccante per certi versi che mi ricorda Inzaghi. Non fa gioco, è là e sottoporta è cattivissimo. Lui era dietro e si è inserito con una maestria. Bacca l'ho trovato sfogliando il Panini internazionale e mi ha colpito che aveva fatto 50 gol in due anni in Spagna".
Sul presidente Berlusconi: "Se l'è goduta tanto. Non tifa contro l'Inter, si sente prima milanese che milanista, ma con tutto quello che sta facendo in questi 30 anni qualche gioia se la meritava. Gli abbiamo fatto un regalo di compleanno in anticipo visto che il 20 febbraio festeggia 30 anni di presidenza del Milan".
Sull'alchimia tra squadra e allenatore: "Tutta la squadra è schierata con l'allenatore. Ho sempre detto al presidente Berlusconi che Mihajlovic ha sempre avuto la squadra dalla sua parte anche quando si perdeva. Nella mia lunga esperienza da dirigente penso di accorgermi quando una squadra gioca contro l'allenatore e questo non è stato il caso".
Sui gol: "La prima volta è quella che ci si ricorda di più, quindi il primo gol. Il secondo molto bello. Il terzo l'ho rivisto in televisione perchè ero già negli spogliatoi".