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Gasp in conferenza: "All'Inter ero considerato un eretico, ho subìto veleno senza spargerne mai"

di Christian Liotta
Fonte: Dall'inviato a Marassi Christian Liotta

Gian Piero Gasperini, allenatore del Genoa,si presenta in conferenza stampa dopo il successo sull'Inter. Ecco le sue parole raccolte dall'inviato di FcInterNews.it:

Si è tolto dei sassolini dalle scarpe, ha battuto l’Inter con un Genoa che si rifà alle sue abitudini portandolo a 26 punti. Tutto bene:
“Sì, i sassolini li interpreta ognuno come vuole. Contano i tre punti, la prestazione, l’ambiente. Oggi fino alla fine abbiamo fatto bene in emergenza contro una squadra forte. Abbiamo avuto entusiasmo, senza rinunciare a vincere e siamo stati premiati. Sono soddisfatto”.

Un centrocampo pieno di giovani, ma l’atteggiamento è stato buono. Solo in casa o anche in trasferta si può giocare così?
“Questo è un campionato con squadre fuori categoria. Il divario è per noi e per tante squadre. Lavoriamo per accorciare il divario con le altre squadre,

FcIN chiede: Ha rivelato che coi giocatori dell’Inter è comunque rimasto in buoni rapporti. Ma la parentesi nerazzurra ha secondo lei frenato un po’ la carriera?
“Sono stati 50 giorni, di cui una settimana con la squadra al completo. Non so dirlo, io sono contento del Genoa. Mi è dispiaciuto il modo, ho subito veleno senza gettarlo. Potevo essere non all’altezza, poteva andare in altri modi, ma il modo è stato scorretto nei miei confronti”.

FcIN: Il Genoa ha rischiato comunque qualcosa in difesa, in questo senso quanto vi ha aiutato il terreno pesante?
“Difficile dirlo, cedevamo chili e centimetri. E le opportunità nascevano da mischie, quiundi noi eravamo avvantaggiati. Uno come Fetfatzidis ha fatto bene comunque. Nell’arco di un campionato si giocano gare così, noi abbiamo messo dentro quello che serviva”.

Mourinho ammise le difficoltà nell’affrontarla. Il Genoa ha il suo grande tattico?
“La mia storia al Genoa è data dalla credibilità acquisita negli anni. All’Inter ero un eretico in quel momento, però non pensavo di essere un incapace, perché avevo fatto un percorso. Questo è stato molto pesante per quello che è successo dopo, ma oggi è bello aver vinto, anche per la nostra classifica. Quando vinci gare così ottieni una spinta e costruisci qualcosa per questa gente”.

Coi campi pesanti sono favorite le squadre più tecniche. Lei è d’accordo? Ed è questo il vero Genoa?
"Oggi ho visto una bella partita, entrambe hanno avuto le nostre occasioni. Siamo molto soddisfatti anche della prestazione continua oltre che dei tre punti. L'intenzione è quella di proseguire cercando di soffrire di meno".

Sul mercato:
"L'obiettivo è quello di costruire una squadra migliore, in estate si è costruito una squadra con altri pensieri ora si cerca di mettere il meglio. Poi il presidente un po' come Babbo Natale porta dei doni... L'obiettivo è fare una squadra sempre migliore, il campionato è lungo e gli infortuni pesano. L'obiettivo è fare sempre bene".

Molto bene De Maio:
"Sì, così come Marchese, Cofie, Bertolacci, Sturaro all'esordio dal primo minuto... Faccio fatica a dirne uno in particolare".

Ma questo Genoa Dr. Jekyll e Mr. Hyde si può spiegare?
"Certo, giocando a Torino e Roma con Juve e Roma sei Mr.Hyde, poi a Bologna è andata diversamente... In 38 giornate ci sono una decina di partite che non vanno per il meglio. Bisogna incassare qualche scoppola, magari aiuta a dare il meglio poi". 


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