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Gasp in conferenza: "Anche un pari difficile da accettare"

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Dall'inviato a Bergamo Francesco Fontana

Al termine della vittoriosa sfida contro l'Inter, Gian Piero Gasperini si sofferma a parlare anche in sala stampa. Ecco le parole del tecnico di Grugliasco raccolte da FcInterNews.it:

L'Atalanta sta migliorando in maniera splendida. E Caldara non ha fatto toccare palla a Icardi.
"Sono d'accordo che stiamo migliorando, sono molto felice perché specie nel primo tempo abbiamo giocato con precisione e tecnica. La perfezione non c'è mai ma abbiamo giocato con lucidità e questo dà soddisfazione. Caldara ha fatto una grande partita davanti a un centravanti importante; quando trova giocatori così si esprime particolarmente bene, può ancora crescere ma oggi ha fatto una prestazione importante come contro il Napoli".

Sul rigore di Pinilla lei ha pensato che avrebbe tirato Kessie?
"Sì, però poi ho capito che voleva tirarlo Pinilla, ci teneva a fare gol. Questa è un'iniezione di fiducia per lui, non è casuale questo gol visto che si sta allenando molto. La sua è stata una grande reazione perché ha visto Petagna fare cose importanti e gli è servito da stimolo, oggi l'ho mandato in campo e sul rigore avevo fiducia che facesse gol".

Si è fatto mandare in tribuna per vederla meglio?
"Sì, ormai è una strategia".

Questa è stata l'Atalanta più bella?
"Sì, per quel che riguarda la sicurezza nel gioco. C'è da migliorare, magari nel primo tempo dovevamo essere più prolifici in attacco e diventare magari più fiduciosi nel giocare di reparto".

De Boer ha visto un'Atalanta stanca...
"Beh, eravamo stanchi... C'è stato un po' di calo, ma è difficile fare 90 minuti sugli stessi ritmi, specie se molto alti. Noi preferiamo partire forte, poi siamo stati capaci di vincere nonostante un secondo tempo equlibrato. Nel finale abbiamo trovato le energie per vincere la gara".

Cosa ha pensato al tiro di Eder e sull'ammonizione?
"Il giallo era figlio di 3-4 punizioni consecutive, ma mi sembrava pesante. Però è chiaro che prendi gol in quel momento e ti indispettisci perché pensi che non rispecchiava l'andamento della gara. Anche il pareggio sarebbe stato difficile da accettare". 

Dopo il gol di Eder la squadra ha ripreso le redini e si è portata in avanti. Però c'è stato il tiro di Perisic parato da Berisha, se avesse segnato sarebbe stato un match diverso.
"Non possiamo pensare che avversari così chiudano con zero occasioni. Non so quante palle gol abbiano avuto loro, ma Berisha in quel caso è stato eccezionale; ci sta dando molto, non sarà stato impegnatissimo ma quando è stato chiamato in causa è stato determinante, così come Handanovic in un paio di occasioni. Globalmente però penso di poter dire che abbiamo strameritato". 

L'ambiente Atalanta ha saputo aspettare Gasperini o Gasperini ha capito cos'è l'Atalanta?
"Penso che anche nelle sconfitte si possa vedere qualcosa di positivo. Poi se si è sempre isterici nelle scelte, chiaro che l'allenatore diventa un mestiere difficile specie all'inizio, perché se inizi male puoi essere messo in discussione, fa parte del calcio. Anche a me le prime partite non sono girate nel modo giusto ma poi la squadra è cresciuta; è frutto di equilibri, gare giocate, allenamenti. Ringrazio i giocatori perché la disponibilità è stata alta".

Con un pareggio sarebbero stati due punti persi?
"Sì, non avrebbe rispecchiato la partita".

Come sta Toloi?
"Questa è stata una perdita pesantissima, un cambio obbligato a fine primo tempo. Oltretutto è stato un problema muscolare non rimediabile a breve".

Che cosa è successo quando è stato allontanato?
"Mi sono risentito molto dell'ammonizione di Konko, non sapevo nemmeno se fosse fallo. Su questi episodi dove mi levano il contrasto divento veramente una iena, perché non posso accettare che si giochi senza contrasto; è un crimine calcistico toglierlo. Si possono fischiare i falli ma il contrasto è un gesto tecnico che si insegna da bambini, difficile e spettacolare. La differenza con le partite straniere è questa, c'è un eccesso di protezionismo. Poi la mia reazione è stata eccessiva, mi spiace aver penalizzato la squadra. Ma su questo tema bisogna cambiare mentalità".

Medel su Kurtic a palla lontana?
"Non l'ho visto, c'è la prova tv. Difficile vedere tutto per l'arbitro".

Quali giocatori hanno impressionato Ventura?
"Non so se con Gomez c'è un cavillo burocratico, poi sono tutti ragazzi che devono crescere. Prima devono rappresentare il presente dell'Atalanta, poi magari il futuro della nazionale".


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