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Genoa, Behrami non pensa all'Inter: "Contro l'Hellas Verona dobbiamo essere pronti ad aiutarci l'uno con l'altro"

di Stefano Bertocchi

"È un virus che ha contagiato milioni di persone, ci sono stati più di 36 mila morti in Italia, quindi parliamo di qualcosa che non ti può fare sentire in colpa. Facciamo una vita che ci espone a contatti con altra gente". Lo dice Valon Behrami, centrocampista del Genoa che tornerà in campo nel posticipo del lunedì sera della quarta giornata sul campo del Verona dopo lo stop forzato per i numerosi casi di positività al Covid-19 in casa Grifone.

Intervistato da SkySport, il centrocampista parla degli ultimi giorni trascorsi dai rossoblu: "Viaggiamo, e qui sono arrivati 15 nuovi giocatori che per esempio stavano cercando casa, visitavano appartamenti, vivevano in hotel e incontravano persone per inserirsi in una nuova realtà. Facciamo una vita particolare. Siamo esposti come tante altre persone ad avere contatti e questo non ti può far sentire in colpa".

La situazione va pian piano verso la nomalità: "Ogni giorno ci sono rientri, per fortuna, ed è sempre un riadattarci a chi è tornato ad allenarsi con noi. Siamo allenati da un allenatore molto preparato, che ci sta aiutando ad amalgamarci. Servirà solo un pò di tempo in più" prosegue Behrami, che intanto non pensa all'Inter ma si concentra sulla sfida contro l'Hellas Verona: "Serve la prestazione. Dobbiamo essere pronti ad aiutarci l'uno con l'altro. Ci sarà gente che non è al 100% e lì devono uscire fuori i leader. Da compagno devo dare una mano a chi magari dopo 60-70 minuti si sentirà meno bene fisicamente perché dopo oltre due settimane trascorse in casa sarà complicato per tutti. E questo sarà un aspetto che farà la differenza".

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