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Genoa, Gasperini critico verso Preziosi

di Fabrizio Romano
Fonte: Secolo XIX - La Repubblica

Il Genoa di Gasperini è tartassato da infortuni e squalifiche. I prossimi avversari dell'Inter (sabato 17 ore 20.45 a Marassi), saranno infatti privi di diversi giocatori, ma anche qualcuno farà il suo rientro in campo. A chiarire la situazione è proprio il tecnico del Grifone, Gasperini, che al quotidiano Secolo XIX ha discusso del quadro generale della squadra: "I tanti infortuni? Un po' me li aspettavo, guardando anche ai guai che hanno le altre squadre impegnate nelle coppe. In attacco e a centrocampo abbiamo sopperito, in difesa si è sofferto un po' di più. Dietro abbiamo tanti giovani, magari tutto questo sarà servito a farli maturare prima. Ad esempio, Tomovic a Bologna ha dimostrato di avere valori e qualità".

Lo stesso Gasperini, questa volta in un'intervista concessa a La Repubblica, usa però anche toni molto critici nei confronti del presidente Enrico Preziosi, col quale, nonostante il rispetto reciproco, esistono delle frizioni nate soprattutto a causa del mercato del club: "Reputavo che questa potesse essere la stagione giusta per arrivare subito a qualcosa di importante, e soprattutto ritenevo che gli introiti di alcune nostre cessioni eccellenti potessero essere completamente investite su questo organico. La società invece ha preferito puntare più su una politica di medio termine. E' però assolutamente legittimo che la società ragioni in prospettiva, una scelta che rispetto ma non condivido. Non l'ho mai mandato a dire che non mi riconosco in certe scelte - continua il Gasp come un fiume in piena - Questo è il mio quarto anno qui, ormai dovrebbe essere chiaro quali caratteristiche devono avere i giocatori che vengono al Genoa. Per esempio punto molto sugli esterni, li spremo tanto e ho bisogno di avvicendarli spesso, anche nel corso di una stessa partita. Ma a destra ho solo Rossi e a sinistra solo Criscito... Io non mi porto dietro alcun fastidio, penso solo a lavorare e Preziosi merita tutti il rispetto di chi mette i soldi. Ne mette tanti e ci sta che li distribuisca come vuole".
 


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