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Higuain: "Qui alla Juve devo essere umile. Scudetto? Dipende tutto da noi. Su Icardi e Dzeko in fuga..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere della Sera

"Sono arrivato in una squadra dove compagni, allenatore e modulo per me sono nuovi e sta andando come immaginavo: ho fatto 9-10 gol in 19 partite, ho giocato quasi sempre. E quando mi è toccato andare in panchina, sono andato in panchina. Sono decisioni dell’allenatore e devo fare gruppo e avere l’umiltà di capire. In ogni caso, siamo l’unica squadra d’Europa prima in campionato e in Champions: non mi sembra poco". Lo dice Gonzalo Higuain, intervistato dal Corriere della Sera.

Col Napoli non ha esultato per il gol: perché?
"Sono stato educato in un certo modo e avevo già deciso prima della partita di reagire così. Non vuol dire che non volevo vincere. Però sono un uomo che non dimentica quello che ha fatto e quello che ha ricevuto. E a Napoli mi hanno dato tantissimo e mi hanno fatto crescere. È stato un segno di ringraziamento alla squadra, all’allenatore, ai tifosi. Dopo la partita ho esultato con quelli della Juve, perché lo meritano anche loro per il rispetto e l’amore che mi stanno dando".

Questa Juve può perdere lo scudetto?
"Adesso dipende da noi vincere o perdere. Siamo primi con 4 punti. Se lo perdiamo, è perché abbiamo fatto male. È semplice".

Nello spogliatoio a Marassi vi siete detti «mai più così»?
"Una squadra come la Juve non può prendere 3 gol in mezz’ora. Questo è sicuro".

Dzeko e Icardi sono in fuga. Ce la fa a riprenderli?
"Se non li riprendo non succede nulla. L’importante è vincere il campionato, sono qui per questo. Poi se faccio tanti gol, è molto meglio. Ma per fortuna ho superato il record di 35 reti, che resisteva da 50 anni".


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