Inzaghi alla Rai: "Ci mancano due rigori, ma sono più arrabbiato per le disattenzioni sui primi due gol"
Parlando ai microfoni di Rai Sport durante 'La Domenica Sportiva', il tecnico della Lazio Simone Inzaghi ha parlato della sconfitta dei suoi contro l'Inter, a partire dallo scambio di battute avuto nel finale con Handanovic: "A proposito del siparietto con Handanovic, dico che lui riguarderà gli episodi e capirà che avevo ragione io. Al di là di questo è stata la classica partita che si è complicata, abbiamo finito in 9 e ci sta. Chiaramente ha influito la gara di mercoledì e lo scarico di motivazioni visto che la nostra classifica è già a posto. Spiace aver chiuso così davanti ai nostri tifosi. Quanto allo striscione della Nord su Totti, Francesco è stato un grande avversario per anni ed è giusto che i tifosi lo abbiano salutato così. Vogliamo mantenere il quarto posto, non cambia nulla per l'Europa League arrivare quarti o quinti ma dopo una stagione del genere sarebbe un peccato perderlo. A Di Bello, nel finale, ho detto che ha sbagliato: il mio assistente mi ha detto che c'erano due rigori, e ovviamente non c'era l'espulsione di Keita. Di Bello può aver sbagliato e capita, ma io sono arrabbiato più che altro nel regalare i primi due gol: se lo fai con l'Inter, perdi la partita. Keita? Per aprire un progetto serve trattenere i migliori, e lui lo è". Infine, siparietto con Roberto Mancini, ex compagno di Inzaghi alla Lazio e ospite in studio: "Roberto è stato uno dei tre giocatori italiani più forti della storia: lui mi ha aiutato molto agli inizi, mi invitava a muovermi di più visto che non tornavo".