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Juric a DAZN: "Dispiace per l'ottavo posto ma i ragazzi hanno dato tutto. C'è orgoglio, siamo partiti dalle difficoltà"

di Egle Patanè

Finisce 1-0 Torino-Inter, primo posticipo di questo sabato 3 giugno, nell'ultimo turno di Serie A, una settimana prima della finale di Champions League. Sfuma il sogno europeo della squadra di Ivan Juric che, dopo aver concluso la stagione a un passo dall'ottavo posto, parla così a DAZN: "C'è grande orgoglio, siamo partiti con mille difficoltà. Bisogna pensare a come eravamo ad agosto, i ragazzi non hanno mai mollato e i giovani son cresciuti. Dispiace per l'ottavo posto, ma oggi hanno dato tutto. In passato abbiamo perso punti".

Qual è la cosa che ti ha fatto più piacere?
"Che hanno avuto voglia di migliorarsi tanto. Tu proponi e loro accettavano, tutti quanti. Lavoravano veramente duramente, poi ci sono ancora margini di crescita sul gioco. Secondo me abbiamo messo tante idee nuove che facevo prima a Verona, poi l'anno scorso e quest'anno ci abbiamo riprovato. Possiamo crescere tanto e fare meglio in certe situazioni, ma sono veramente molto contento e orgoglioso di come sono cresciuti i ragazzi e del gruppo. Non era scontato e sono molto contento". 

Per l'anno prossimo preferiresti giocatori da far crescere o elementi di esperienza?
"Penso che c'è grande differenza tra noi e le altre otto come struttura della squadra, dove noi dobbiamo essere perfetti è nel lavoro. Penso siamo bravi per far crescere i giocatori, nel gioco. Ma nella mia testa c'è l'idea di alzare il livello, di andare nel profondo per aumentare il lavoro individuale, di gruppo, dello staff medico per limitare gli infortuni. Sappiamo poi che a livello economico non puoi competere a livello economico con quelle oyyo, ma col lavoro sì, ti puoi avvicinare. A volte avevo C'è bisogno di qualche giocatore di esperienza, io la chiamo 'italianità'. Domani parlerò col presidente e decidiamo come e se proseguire, vediamo cosa propone il presidente per continuare. Vediamo cosa propone il presidente ma io devo ringraziare la società che mi ha permesso di lavorare in autonomia. Ascoltano alcuni miei suggerimenti e le mie idee sul lavoro, meno magari su altre cose, ma ora un po' fissato con il fatto di alzare l'asticella perché si può lavorare meglio. Domani parliamo, poi il risultato è importantissimo e l'anno scorso abbiamo raggiunto 50 punti, ora 53. Si cerca sempre qualcosa in più".


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