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Mandorlini è influenzato, parla il vice: "Possiamo fare bene, ma non abbassiamo la guardia"

di Gianluca Scudieri
Fonte: Hellasverona.it

Da Peschiera arrivano le dichiarazioni dell'allenatore in seconda del Verona, Roberto Bordin, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia della partita Inter-Hellas Verona. Andrea Mandorlini non ha partecipato all'incontro con i giornalisti per una leggera sindrome influenzale: "Il Verona c'è, la squadra si è allenata bene questa settimana, sono tutti convinti di poter fare una buona partita a San Siro contro l’Inter. I ragazzi sono molto carichi e il gruppo sta seguendo bene le indicazioni dell’allenatore. L'Inter? E’ una squadra fatta per occupare le prime posizioni di campionato e Champions League. Icardi e Palacio giocano di profondità e dobbiamo stare attenti a loro e a non farci prendere alle spalle. Nerazzurri in crisi? Assolutamente no, sicuramente affronteremo una squadra in difficoltà ma che cercherà di fare risultato. Anche noi abbiamo bisogno di punti, veniamo da due pareggi e siamo convinti di poter fare bene. Andrebbe bene un pareggio? Cerchiamo di giocarcela fino alla fine, pareggio e tre punti vanno bene, purché la squadra ci creda, vediamo cosa succederà. Sappiano che andiamo in un ambiente difficile, cercheremo di fare la nostra partita. Tutti sono a disposizione, tranne gli infortunati Sala e Sorensen insieme allo squalificato Tachtsidis. La alternative per un posto in mezzo al campo sono Obbadi, Ionita e Campanharo, ovvio che la mancanza del greco si farà sentire, conosce bene il gioco dell’allenatore.  Il Meazza? E’ uno stadio molto difficile, si sente molto il calore dei tifosi di casa.  Loro cercheranno di sfruttare il fattore campo, noi faremo bene, non vedo perchè non dovremmo crederci.  Mi riallaccio alle parole di Marquez, che crede molto in questo gruppo, ho visto una squadra molto motivata. Thohir ha chiesto ai suoi la vittoria? Al presidente dell’Inter rispondo che si parte dallo 0-0, poi vediamo come va. Loro sono una squadra che farà di tutto per accontentare il presidente. Noi mai vinto a San Siro? Siamo pronti a scrivere una nuova pagina nel Verona. Certo, non aver mai vinto a Milano è una statistica parecchio importante, ma noi abbiamo lavorato tanto in settimana e andremo in trasferta organizzati. Errori in fase difensiva? In alcune situazioni ci sono stati, ma siamo migliorati molto. Quest’anno abbiamo avuto calciatori nuovi che si sono dovuti abituare all’idea di gioco di Mandorlini e al calcio italiano, in cui curiamo molto la fase tattica e quella difensiva. Tutto sommato sono molto soddisfatto di come si sono comportati i difensori. Negli scorsi incontri non sono stati commessi  errori tattici ma tecnici, quelli possono starci, come nell’episodio dell’autorete contro il Milan. Bisogna saper leggere anche il lato positivo della situazione perché in quel caso Marques era posizionato bene, così come Moras nella sfida con la Lazio. A Cesena dovevamo stare attenti a quel lancio lungo, poi Marquez è scivoltato, quindi i casi isolati non sono da condannare. Quando Sorensen è uscito per infortunio abbiamo dovuto difendere con giocatori con ruoli non proprio adatti, infatti Nenè ha giocato come esterno sinistro e Lazaros faceva il terzino destro. Il bilancio di queste prime dieci partite? Per me l’inizio del campionato è stato molto buono. Siamo a metà classifica, non è mai giusto fare paragoni con anni passati e possiamo migliorare tantissimo. Siamo sulla buona strada. Com’è lavorare con il messicano? Sfruttiamo spesso l’esperienza di Marquez e più volte ci confrontiamo con lui e sua esperienza per trovare l’intesa migliore tra i reparti. E’ un ragazzo sempre a mia disposizione, sicuramente prendo molto da quello che mi dice e riesco a trasmetterlo ai più giovani. Trovo molto contagiosa la sua voglia di vincere sempre e sono d’accordo con quello che ha detto, gli obiettivi importanti passano prima da una salvezza tranquilla".


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