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Mandorlini: "Sono interista, sarei contento di un pari. Mazzarri ok, ma niente titolo. Thohir? Speravo altro"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Andrea Mandorlini ha parlato a fondo del prossimo avversario del suo Verona, ovvero l'Inter. Lui che dei nerazzurri è un ex molto amato e con cui ha vinto tantissimo.

Sabato a San Siro sfida l’Inter, la 'sua' Inter. E’ ancora abbonato a Inter Channel?
"E’ vero (ride...) avevo l’abbonamento a Inter Channel. Non ho mai nascosto la mia passione: da ragazzino tifavo Inter, poi ci ho giocato, ho vinto lo scudetto dei record (58 punti, ndr) allenato dal mio maestro, Trapattoni. Per me questa non sarà mai una partita normale, entrare a San Siro mi dà sempre un’emozione speciale".

Ricordi di quell’Inter 1988-1989?
"Un gruppo straordinario. Grandi campioni, grandissimo tecnico. Con Trapattoni ogni tanto ci sentiamo: gli ho rubato il modo di gestire il gruppo, lui era sempre diretto, parlava chiaro. Prima di andare via dall’Inter mi disse: 'In questa stagione ti ho impiegato poco, scusami. Ma ti rifarai presto quando smetterai di giocare perché diventerai un grande allenatore'. Sono sempre in contatto con Baresi (l’unico ancora in società, ndr), Ferri, Bergomi, Zenga...".

Come valuta il passaggio del 70% dell’Inter da Moratti a Thohir?
"Ci ho creduto solo quando il cambio al vertice è diventato ufficiale: a un certo punto ho letto (sulla Gazzetta, ndr) dell’invito di Pellegrini a formare una cordata italiana. Ho fatto il tifo per questa soluzione, peccato sia andata diversamente".

Come vede l’Inter di Mazzarri?
"E’ un tecnico bravo che sta operando una ricostruzione, però quest’anno difficilmente lotterà per lo scudetto".

Firmerebbe per un pareggio a San Siro?
"Non partiamo battuti perché il mio Verona ha un gioco, comunque firmerei perché così saremmo tutti contenti. (ride) Tutti chi? Il Verona e anche io...".


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