Mihajlovic: "Inter, nessun timore. L'emozione sparirà"
Fonte: sampdorianews
Sinisa Mihajlovic prepara sua sfida da ex all'Inter nella consueta conferenza stampa della vigilia. La prima domanda è ovviamente quella legata al suo il ritorno a San Siro, con Sinisa che si dimostra nostalgico ma allo stesso tempo già calato nella parte dell'avversario che vuole fare punti a prescindere dal passato: "Tornare a San Siro per me è sempre un'emozione. Sono stati quattro anni bellissimi, abbiamo giocato bene e vinto tanto. E' sempre bello giocare a San Siro, è la Scala del Calcio. L'emozione, però, sparirà quando inizierà la gara".
La conferenza continua con le domande di campo e sulla situazione della rosa blucerchiata: "Abbiamo avuto qualche acciacco, ma, a parte Krsticic squalificato, gli altri sono tutti disponibili. Sono fiducioso, la partita di domani è stata preparata bene. Sarà difficile, ma noi faremo la nostra parte". Poi Mihajlovic mette in chiaro le sue intenzioni e le sue aspettative per il match: "La mia mentalità è offensiva, a me non piace giocare per non perdere, ma giocare per vincere. Noi vogliamo avere il nostro modo di giocare, il nostro atteggiamento dovrebbe essere sempre quello visto con la Lazio. Ci vorrà un po' di tempo perché i ragazzi assimilino tutto, ma stiamo lavorando bene. Mi piace giocarmi la partita, ma con equilibrio, non tutti in attacco".
Alla domanda sui cambi di modulo e le problematiche che possono creare, l'ex nerazzurro risponde: "Non c'è un modulo che ti fa vincere le partite, bisogna trovare il modulo che meglio si addice ai giocatori in rosa. Questo modulo con i nostri giocatori si può fare, ma è un modulo molto offensivo e serve un sacrificio da parte degli attaccanti. Se i nostri attaccanti faranno bene la fase difensiva, non ci saranno problemi con questo assetto. Durante la partita si può anche passare al 4-3-3. Non mi piace adattare il modulo a seconda degli avversari, penso che questa squadra possa giocare bene con il 4-2-3-1".
Infine, una curiosità legata ai modi nuovi dell'allenatore di coinvolgere i giocatori per uscire dalla crisi. "Certe cose, come la cena di gruppo in settimana, servono all'aggregazione. Sono piccole cose, ma sono importanti. Bisogna sempre pensare positivo e crederci sempre, tutto fa. Quando si sbaglia, gli errori devono restare in campo, con la Lazio mi è piaciuto l'atteggiamento".