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Milan, Pioli: "Sul ko nell'ultimo derby abbiamo costruito il nostro percorso. Inter fortissima, ma non invidio Conte"

di Mattia Zangari

In contemporanea con il collega interista Antonio Conte, Stefano Pioli, tecnico del Milan, si presenta nella sala conferenze di Milanello per anticipare i temi del derby di Milano, gara in programma domani sera a San Siro. Ecco le sue parole:

E' una verifica importante o il Milan sa come affrontare queste gare?
"Il Milan ha la propria identità, gli esami non finiscono mai nel nostro sport. Sarà un esame difficile, abbiamo avuto poco tempo per prepararlo ma ci sentiamo pronti". 

Voi giocatori incarnerete la rivalità visto che non ci sarà il pubblico allo stadio. 
"Questa gara la sentiamo, purtroppo mancheranno i tifosi. La partita è sentita, entrambe le squadre cercheranno di vincere con le proprie caratteristiche". 

Il derby arriva ancora alla quarta giornata come l'anno scorso, ma questa volta è diverso.
"Ringrazio Ancelotti per le belle parole spese nei nostri confronti, il nostro è un percorso è cominciato un anno fa e ha avuto una lunga interruzione. Siamo ancora all'inizio, abbiamo ancora ampi margini di miglioramento; dobbiamo avere rispetto dell'Inter, che per tutti è favorita per lo scudetto".

Il Milan ora è credibile, sperava di arrivare al derby così?
"Speravo di arrivarci con tre vittorie in campionato e la conquista della qualificazione in Europa League. Ci arriviamo bene come i nostri avversari, cercheremo di superarci l'uno con l'altro".

Che step sarebbe vincere domani?
"Battere un avversario forte come l'Inter ci darebbe ancor più fiducia ed entusiasmo. Però noi dobbiamo pensare a una partita alla volta, migliorando giorno per giorno con ambizione. Tutte le gare servono per capire a che punto sei, credo che dallo scorso derby abbiamo tratto un insegnamento. Abbiamo capito che basta mollare l'attenzione per subire schiaffi importanti, su quella sconfitta abbiamo costruito il nostro percorso". 

Ibra è carico e in condizione: ci racconta come sta?
"Ibra ha avuto questo problema (Covid-19 ndr), ma l'ho ritrovato come il primo giorno: sorridente, volitivo e trascinatore. Sta bene, poi è chiaro che ha fatto solo una settimana di allenamenti. Non so quanto potrà durare domani, ma posso dire che è motivato". 

Era opportuno mandare i Nazionali in giro per il mondo in questo momento?
"Abbiamo lavorato bene, i giocatori stanno bene. E siamo alla pari dell'Inter che ha avuto le nostre stesse problematiche" .

Quando rientra Rebic?
"Penso che non ci sarà domani, settimana prossima dovrà fare un altro controllo. Aspettiamo".

L'Inter segna tanto ma lascia qualche spazio in difesa.
"Abbiamo lavorato molto su noi stessi, affrontiamo un sistema di gioco che ci costringerà a fare scalate e uscite. E' un'Inter forte, fortissima, ma come ogni squadra ha punti deboli". 

Il gap con l'Inter si è ridotto come ha dichirato ieri Donnarumma?
"Sono sempre d'accordo con i miei giocatori, ora dobbiamo essere bravi a dimostrarlo sul campo".

Quali sono le armi tattiche giuste?
"Dovremo essere molto lucidi a livello tattico, a leggere le posizioni e le situazioni. Rimarrà il nostro modo di giocare in maniera intensa, sulla carta sarà una gara spettacolare con le squadre che puntano a segnare un gol più dell'altra". 

Quanto è cresciuto il Milan dall'ultimo derby?
"Soo passati diversi mesi, siamo cresciuti sicuramente attraverso i risultati. E' inutle guardare il passato, pensiamo al presente. Abbiamo un'identità precisa ora, conoscenza superiore rispetto a quella gara. Affronteremo una squadra costruita per vincere in Italia e in Europa". 

La sfida nella sfida tra lei e Antonio Conte: gli invidia qualcosa?
"No, è un sentimento che non mi appartiene. Amo l'ambiente e i miei giocatori, non posso invidiare nessuno. Difficile dire le differenze, non lo conosco personalmente: studio gli allenatore solo dall'esterno". 

Quali sono le spinte maggiori che avete ricevuto prima di questa gara?
"C'è tutto dentro, le tre vittorie in campionato. Qualcuno le ha giudicate facili, ma non è stato così. E' stato importante passare i preliminari, così come il rientro di Zlatan". 

L'assenza di Rebic è importante?
"Sì, è stato determinante in tante partite. Non solo a livello di gol, ma anche per la sua collaborazione con Ibra".

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