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Milan, Scaroni: "Milano trasforma la rivalità in armonia. Di San Siro c'è una cosa bella da riprodurre"

di Milano Redazione FcInterNews.it

Dal palco dello Sport Industry Talk di RCS, il presidente del Milan Paolo Scaroni, affiancato dal collega interista Giuseppe Marotta, ha raccontato il percorso condiviso verso il nuovo stadio e il clima particolare che si respira nel capoluogo lombardo.

"Milan e Inter fuori dal campo hanno fatto un percorso complicatissimo in perfetto accordo e in sintonia", ha spiegato Scaroni.
"Quando vado al derby vedo famiglie e gruppi in cui uno indossa la maglia rossonera e l’altro quella nerazzurra, e camminano insieme verso San Siro. Questo è merito di Milano: trasforma l’antagonismo in campo in un clima amichevole fuori. Questa città riesce a creare un’atmosfera positiva, ed è ciò che ci ha permesso di portare avanti il progetto stadio".

Guardando al futuro, Scaroni sottolinea la necessità di un impianto moderno e funzionale:
"Noi dobbiamo riprodurre la cosa bella di San Siro, cioè come si vedono le partite. Sono critico del Meazza: è vecchio, da rifare. Ma ha un grande pregio: si vede bene il calcio. Nel nuovo stadio si vedrà ancora meglio, perché sarà più verticale e vicino al campo. Saremo in grado di offrire un modo di vivere la partita ancora superiore rispetto a quello - già ottimo - del Meazza".

Il nuovo impianto, ha proseguito, sarà operativo ogni giorno:
"Sarà uno stadio che funzionerà sempre. Supereremo il problema di San Siro, troppo pieno durante le partite e troppo vuoto quando non si gioca. Diventerà un luogo vivo, come il Bernabéu o gli stadi inglesi. Sarà confortevole, accessibile a tutti e garantirà un match-day più elevato, senza aumentare i prezzi popolari. Sarà un passo avanti enorme".

Di fronte alle contestazioni sul futuro del Meazza, Scaroni è netto:
"Ho percepito un cambiamento dell’opinione pubblica. San Siro non si poteva ricostruire né riadattare. Quando accanto avremo il più bello stadio del mondo, bello e funzionale, dove si vedrà e si giocherà benissimo, nessuno rimpiangerà il Meazza dove andava con suo nonno. Le cose evolvono".

Scaroni non risparmia critiche sul rapporto tra politica e calcio:
"Ogni volta che la politica entra nel calcio ci crea problemi. Non possiamo pubblicizzare le scommesse: per noi valgono 100 milioni l’anno. Abbiamo una buona legge antipirateria che però non viene applicata: perdiamo 300 milioni. Il denaro è lo strumento per fare le cose, compreso evitare che un ragazzo debba pagare 90 euro al mese".

Sul modello gestionale del Milan targato RedBird, Scaroni evidenzia la solidità dell’impianto:
"Ho un fondo che investe ovunque nello sport e questo ci dà enormi competenze. Ha costruito decine di stadi: per noi è un evento unico, per loro no. Come RedBird abbiamo investito 250 milioni in due anni e chiuso tre anni in profitto. Dimostra che si può investire nel calcio, costruire uno stadio e mantenere risultati positivi".

E aggiunge:
"L’Inter ha fatto un bilancio favoloso. Due squadre milanesi, di proprietà di due fondi americani, competitive e sostenibili, dimostrano che abbiamo azionisti capaci".


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