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Montella in conferenza: "Abbiamo giocato una grande partita, non ci stava perdere. Felice per Vlahovic"

di Egle Patanè

Al termine dell'1-1 riacciuffato in extremis da Vlahovic che risponde a Borja Valero e mette in parità una partita che frutta un punto fondamentale alla classifica viola ma anche al prosieguo di Vincenzo Montella in panchina, il tecnico viola commenta la gara in conferenza stampa post partita. Montella esprime anche il suo rammarico per non essere riusciti a raccogliere qualcosa in più, in quanto a suo avviso è stata più meritevole la Viola degli avversari.

Avete preso gol mentre eravate in 10, sembrava un segnale.
“Il calcio è questo, abbiamo giocato una grande partita e rischiavamo anche di perderla” 

Cosa c’era nella sua esultanza? A volte l’accusano di emozionarsi poco.
“Abbiamo giocato una grande partita e non ci stava perdere” 

Grande partita di Vlahovic.
“Per lui sono felicissimo perché ci ho puntato l’anno scorso. Viene da cinque gare consecutive giocate da titolare, era un po’ in difficoltà ma è un ragazzo che si farà perché ha grandi ambizioni. È un 2000 e a volte gli chiediamo troppo, lo sento un mio ragazzo e sono felice per questo gol. La società mi ha chiesto di far crescere i giovani e lo stiamo facendo anche se dobbiamo fare più punti. Se manteniamo questo spirito li faremo”. 

Ribery è sceso negli spogliatoi a caricarvi?
“Abbiamo caricato noi lui, è un ragazzo molto partecipe ed è un po’ giù in questo momento”. 

L’Inter ha fatto meno della Fiorentina per vincere.
“Oggi Pezzella ha fatto una grande partita contro i due attaccanti più forti del campionato. Oggi abbiamo dato di più a livello emozionale e questo mi conforta e mi gasa”.

Napoli, Juve e Inter, tre partite difficili ma contro queste compagini trovate stimoli in più mentre a Verona siete caduti.
“Le grandi partite riescono a darti maggiore concentrazione e applicazione. Ma bisogna avere il valore di affrontare tutte le partite allo stesso modo, è un percorso c’è chi ci arriva e chi no. Quello è un valore. È un mio obiettivo”. 

Secondo te il vostro spirito è dettato dal fatto che la squadra volesse lanciare un messaggio alla proprietà? Hanno giocato per te?
“I giocatori giocano per se stessi e per amor proprio, per me questo è un grosso valore. I giocatori devono giocare con se stessi. Io a volte da calciatore non andavo d’accordo con alcuni allenatori ma non ho mai giocato contro per distruggerli”.

Temevi più questa Inter o la Roma venerdì?
“Temevo più questa partita per ovvie ragioni. Adesso temo più la prossima”. 

Come mai il cambio di Chiesa?
“Ha preso un pestone ed è rimasto generosamente in campo. Ha preso antidolorifici a fine primo tempo e ho deciso di cambiarlo nel vederlo in difficoltà”.


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