Nicola in conferenza: "Rifarei tutto, e all'84esimo..."
Fonte: Dall'inviato
E' amareggiato Davide Nicola quando si appresta a rispondere alle domande dei cronisti presenti nella sala stampa dello stadio Meazza. Il suo Crotone ha perso 3-0 contro l'Inter nei minuti finali dopo aver resistito per 84 minuti: queste le sue parole in conferenza stampa.
Un pensiero a caldo per una sconfitta forse immeritata nella misura?
"E' un paradosso che abbiamo preso un gol in contropiede alla fine, forse ci siamo fatti attrarre dalla possibilità di poterla vincere. Siamo stati teneri in quell'occasione e questo ha portato Perisic dentro l'area di rigore. Noi eravamo convinti di poter fare punti e questa è stata la dimostrazione che se vogliamo possiamo riuscirci ovunque".
Quanto ha condizionato la vostra gara la vittoria dell'Empoli?
"Noi non ragioniamo sulle altre squadre, noi studiamo le partite una alla volta per cercare di fare sempre il massimo per fare il risultato. Questa gara è stata preparata in modo tale da non dare sfogo al talento dei loro giocatori e fino a poco dalla fine ci stavamo riuscendo, peccato. L'Inter ha sì avuto il predominio del gioco, ma all'atto pratico stavamo riuscendo nell'impresa".
Campionato appena iniziato per voi?
"Per noi la classifica ha valore in questo momento. Per quelle che sono le nostre armi stiamo facendo bene in questo ultimo periodo, certamente la vittoria dell'Empoli ha allungato il gap, ma noi non demordiamo".
Era difficile ripartire per voi questa sera? La fiducia della società fa bene al gruppo?
"Lavorare qui è bellissimo perché genera entusiasmo. E' stimolante anche per me e per il mio staff. Qui si può dimostrare quelle che sono le nostre idee, come abbiamo provato a fare questa sera. Non ci siamo riusciti per le grandi abilità dell'Inter, ma avevamo in mente questa gara. Fosse per me faremmo sempre pressing alto, ma non si può sempre".
Questa era l'Inter che si aspettava?
"Mi aspettavo una squadra di qualità, non proveniente da un periodo brillantissimo, ma pur sempre una grande squadra. Noi siamo venuti qui per rallentare il loro ritmo e approfittare delle crepe psicologiche e sul campo per ripartire. Non è facile però battere una squadra che ha battuto la Juventus e che ha quei nomi davanti. Dispiace non essere stati cinici davanti".
Provare a spaventare l'Inter era un'idea del prepartita?
"Noi avevamo in mente moltissime alternative in base allo sviluppo della partita. Spaventare l'Inter vuol dire tenere il baricentro altissimo, ma noi non siamo bravissimi a fare questo e dunque abbiamo preferito rimanere vicini alle nostre idee di gioco. Rifarei tutto quanto se potessi preparare di nuovo la gara e anzi, all'84° entrerei in campo io per evitare il gol (ride, ndr)".