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Pellissier alla Rai: "Essere applauditi da San Siro è uno dei regali più grandi di questo sport"

di Federico Rana

Intervenuto ai microfoni di RaiSport al termine della sconfitta di campionato contro l'Inter, l'attaccante del Chievo Sergio Pellissier ha commentato la sua ultima partita da calciatore professionista a San Siso.

Raramente San Siro si è alzata in piedi per applaudire un giocatore. Che effetto fa?
"Essere appalaudito da 60mila tifosi a San Siro è veramente uno dei regali più grandi che questo sport possa farti".

Qual è il segreo per arrivare a 40 anni?
"Me lo sono sudato. Quando riesci a conquistarti un posto, cerchi di non lasciarlo mai. Quando hai una tale determinazione, non vuoi mollare. Nessuno mi ha fatto smettere, e credo che questo sia un premio".

Quanto ti pesa lasciare il calcio?
"Tanto, ho passato più di metà della mia vita a giocare a calcio. Ora devo smettere, e non è facile. Ma è un ciclo della vita, non si può giocare per sempre.  E decidere in proprio è più bello che lo facciano gli altri. E per questo ringrazio il presidente, che mi ha chiesto se fossi sicuro. E' stato un enorme gesto di stima. Credo che anche nel calcio ci siano i cicli, ora bisogna ricominciare da capo. Non lascio mai nulla a metà, e se avessi iniziato un nuovo ciclo con il Chievo non lo avrei finito".

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