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Stellone: "A noi servono punti. Avevo indicato l'Inter come pretendente al titolo, ma si è persa. Medel..."

di Lorenzo Peronaci
Fonte: Frosinone - Dall'inviato al 'Matusa'

Dopo la netta sconfitta contro il Genoa, il Frosinone è chiamato al ‘Matusa’ ad una prova di orgoglio contro l’Inter per cercare di rimanere incollato al treno salvezza composto da Carpi e Palermo, distanti solo un punto. Direttamente dalla sala stampa dello stadio Comunale, il tecnico dei giallazzurri Roberto Stellone ha presentato ai microfoni dei giornalisti presenti, tra cui l’inviato di FcInterNews.it, la gara di domani pomeriggio contro i nerazzurri:

Più fiducioso oggi o prima della Fiorentina?
"Molto importante fu quella gara e molto importante è questa. La classifica è rimasta invariata, prima c’erano invischiate altre squadre come Udinese e Atalanta, oggi siamo sempre a un punto dal quart’ultimo posto, ma ora la corsa è con Carpi, Palermo e Verona. Non sono preoccupato per la gara, è molto importante, contro un avversario fortissimo, che ha grandi giocatori. Dopo le prime dodici partite di campionato l'Inter, probabilmente, pensava di poter puntare su altri obiettivi, ma verrà qui per ottenere il massimo e provare a rientrare nelle prime tre posizioni".

Pensi che la sconfitta contro il Torino sia un beneficio per il Frosinone, visto che ormai i nerazzurri hanno ben poco da chiedere al campionato - il terzo posto è un miraggio -, o credi che l’Inter avrà comunque voglia di riscattarsi dalla gara di domenica scorsa?
"Io credo che l’Inter verrà qui cercando di riprendersi i punti persi domenica. Sperano ancora nel terzo posto, visto anche i campioni che hanno. Sarà una squadra motivata, non ottenere un risultato positivo a Frosinone vorrebbe dire mezzo fallimento, sulla squadra di Mancini pioverebbero diverse critiche. Noi però dobbiamo pensare a noi e cercare di mettere in campo quelle prestazioni viste in casa nel girone di ritorno e, in particolare, nella gara contro la Fiorentina".

Puoi dirci qualcosa sulla formazione? Come cambia il gioco rispetto alla gara contro la Fiorentina?
"Ci saranno delle novità rispetto a Genova. La Fiorentina gioca in modo diverso, più indirizzato al bel gioco e al possesso palla. L’Inter ha più campioni, una difesa molto solida, ma dipende molto dai singoli. Davanti hanno calciatori che possono fare la differenza in ogni momento. Dovremo essere bravi a non concedere spazi e a ripartire. Come con la Fiorentina, dovremo dare loro il pallino del gioco ed essere chiusi per far passare il meno possibile la palla ai loro attaccanti".

Dove si gioca la serie A il Frosinone?
“Nelle prossime quattro partite si decide il nostro futuro. Poi sarà tardi e difficile recuperare se il Frosinone farà poco. A partire da domani dovremo cercare di ottenere quanti più punti possibili”.

L’assenza di un leader della difesa come Joao Miranda può rappresentare un vantaggio? Si parla di Medel come possibile sostituto: i palloni alti per Daniel Ciofani possono rappresentare una chiave per far male ai nerazzurri?
“Medel è un ottimo giocatore, così come Juan Jesus. Non so come giocherà Mancini, cercheremo ovviamente di sfruttare i punti deboli dell’avversario".

Quale potrà essere il pericolo numero uno per la retroguardia del Frosinone?
"Dovremo essere accorti soprattutto in fase difensiva. Centrocampo e attacco sono molto forti. Dovremo essere molto concentrati con i quattro dietro. Anche in difesa e dalla panchina hanno gente molto forte. Sarà una gara difficilissima, se l'Inter metterà in campo una prestazione importante allora potrà dire la sua. Sperando, e non è mia abitudine farlo, che non ci saranno torti arbitrali. Iniziano a essere tanti, il Frosinone ha fatto un brutto secondo tempo a Genova, ma i primi tre gol nascono da errori arbitrali. Non chiediamo un aiuto ma non siamo felici di ciò che è successo fino a oggi. Se il Frosinone riceve in queste ultime 7 giornate due gol irregolari e due rigori a favore ad ogni gara, non sarebbe comunque ricompensato di tutti gli errori delle precedenti giornate che, fino a oggi, hanno deciso le nostre partite in negativo".

Se l’Inter non centrasse il terzo posto, sarebbe un fallimento per i nerazzurri o, le tre lì davanti e la Fiorentina, hanno organici superiori?
"Non è corretto pensare a questo, non ci sono dentro e non so gli obiettivi che aveva la società. Erano partiti bene e si poteva pensare, dopo quell’inizio, che avrebbe potuto lottare per il campionato. Io per primo avevo indicato l’Inter, assieme alle altre, tra le squadre che potevano lottare fino alla fine. Strada facendo cambiano le situazioni, la Juventus era molto lontana, ma nessuno poteva pensare che facesse quel cammino. La continuità ce l’hanno avuta la Juventus, il Napoli… L’Inter e la Fiorentina si sono un po’ perse per strada".

Che settimana è stata dal punto di vista mentale?
"Abbiamo analizzato alla ripresa assieme ai giocatori dove si poteva fare meglio. E’ umano sbagliare, quello che non dobbiamo sbagliare è nell’atteggiamento, nell’attenzione. Poi l’errore tecnico è possibile. Non dobbiamo concedere gol su errori che si cerca di migliorare durante tutta la settimana".

Non è un po’ tardi lamentarsi per l’arbitraggio?
"Alzare la voce non avrebbe cambiato nulla. Non ti ascolta nessuno, non succede alle grandi, vuoi che qualcuno ascolti una realtà come quella del Frosinone... Ne ho parlato ora perché è qualcosa che accade da inizio campionato, ma a Genova è stato troppo evidente. Se gli errori di Carpi-Frosinone fossero avvenuti a Juventus-Milan se ne sarebbe parlato. In tv, invece, neanche una parola su quell'arbitraggio. Domenica scorsa il Genoa ha commesso 18 falli, noi 13. Loro un’ammonizione, noi quattro. Qualcosa non quadra".


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