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Udinese, Sottil a DAZN: "Abbiamo meritato la vittoria contro l'Inter. Ci godiamo la classifica, ma piedi per terra"

di Stefano Bertocchi

Dopo il triplice fischio di Udinese-Inter, Andrea Sottil, allenatore dei friulani, si sofferma ai microfoni di DAZN per un’analisi a caldo della prestazione dei suoi: "Sono molto orgoglioso, al di là della classifica che ci godiamo. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra ma siamo contenti, abbiamo meritato la vittoria contro l'Inter: abbiamo creato tanto, reagendo al loro vantaggio. Faccio i complimenti ai ragazzi, sono splendidi e hanno la fame che mi piace. In più giochiamo un bel calcio, non si vince 3-1 contro l'Inter solo con la rabbia. Sono soddisfatto".

Qual è la fotografia della partita?
"La fotografia della giornata è andare a vincere e chiuderla con chi entra, questo è il significato importante. Il gruppo è competitivo, oggi l'ha dimostrato. Le punte rientrano fino al limite dell'area a pressare Brozovic, questo rende l'idea della nostra forza".

Sull'esultanza nel gol del 3-1. 
"Quando si sta in panchina si soffre, ora non sono più calciatore ed è giusto godersi anche i momenti perché è come scaricare la tensione e festeggiare insieme ai ragazzi. Volevamo la vittoria fortemente, a tutti i costi, costruendo un'ottima prestazione. Da quando sono arrivato ho sempre pensato di giocare con tutti a viso aperto: siamo completi. Avanti così, ora ci riposiamo con la sosta e poi prepariamo Verona". 

Come ha fatto in così poco tempo a trasmettere questo approccio alle partite?
"Aver giocato 4 anni qui mi ha aiutato nell'inserimento veloce, anche se qui prima ci giocavo e avevo un altro ruolo, ma la società è la stessa e ho un ottimo rapporto con tutti. La mia idea di calcio qua si sposa bene, la scelta su di me è stata fatta per questo. Conosco il dogma del club: allenarsi forte, intensamente e creare un senso di appartenenza. Ci sono state le conferme di giocatori importanti e di alto livello, l'Udinese è regina negli scouting per trovare giocatori sconosciuti ma adatti a noi. Qui si vuole spingere forte sempre, io da allenatore so che in partita ci sono gli avversari che ti abbassano di qualche metro, ma la squadra è brava a capire i momenti della gara. Questo è quello che è sempre stato il dna di questa società".


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