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L'Orologio - Tutto quello che c'è da sapere sul Rapid Vienna, prossimo ostacolo in EL

di Mattia Todisco

L’Inter arriva in Europa League con l’etichetta di favorita, come il Napoli, come il Chelsea e l’Arsenal: è un obbligo morale interpretare al meglio la competizione e lo si deve fare a partire dalla gara contro il Rapid Vienna valida per i sedicesimi di finale della competizione.

Sulla carta il sorteggio è stato benevolo con i nerazzurri che offre nella prima doppia sfida della competizione una squadra che attualmente risiede all’8° posto della classifica della Bundesliga austriaca, passata come seconda nel girone G alle spalle del Villarreal.

La squadra allenata da Dietmar Kühbauer scende in campo solitamente con un 4-2-3-1 in cui il giocatore con il rendimento migliore in stagione è Christoph Knasmüllner: trequartista con un breve trascorso nel settore giovanile nerazzurro nel 2011, è arrivato in Austria dal Barnsley e in stagione si è fatto carico di buona parte dello score realizzativo degli austriaci, infatti i suoi 7 gol sono il massimo stagionale dei viennesi.

Con soli 17 gol in campionato la squadra di Kühbauer è il peggiore attacco della competizione, ma da contraltare c’è la difesa che è la quinta del torneo con 25 gol incassati in 18 partite sin qui disputate. Sicuramente sul buon dato, relativamente parlando, della squadra della Capitale incide la tanta fisicità che può mettere a disposizione, specialmente sulle palle inattive.

Se si parla di talenti, però, non si può non citare Dejan Ljubicic: mediano fisico di origini bosniache nato in Austria a causa dell’imperversare della guerra balcanica. Non fa delle geometrie il suo lato migliore, ma prova a dire la sua con la prestanza fisica e atletica. È alla seconda stagione su palcoscenici importanti e nelle prime gare di Europa League è riuscito ad andare in rete nell’ultima gara del girone contro i Rangers proprio su assist del Knasmüllner poc’anzi citato. 

Sicuramente il Rapid rivedrà il proprio modo di affrontare l’Inter e avrà molto tempo per farlo dato che la prima gara ufficiale degli austriaci nel 2019 sarà il quarto di finale della ÖFB-Cup contro l’Hartberg che si terrà nel weekend successivo all’andata del sedicesimo di Europa League. E questo potrebbe essere un dato da tenere in considerazione: il Rapid arriverà con una preparazione mirata a questo incontro, mentre l’Inter sarà nel bel mezzo di un tour de force da 5 partite in 15 giorni.

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