Mercato, allenatori, Presidente e...
ciao BoA
per un mio personale parere ritengo che questa crisi sia dovuta dal fatto che non abbiamo un centrocampo che corre e di conseguenza non è in grado ne di aiutare la difesa ne di supportare gli attaccanti. Ranieri se ha il coraggio di rivoluzionare quella zona di campo (con Obi-Poli-Palombo) può rimanere altrimenti sotto uno con le p...e. A giugno via Ranieri e Branca su tutti. Per me l'uomo ideale e lo penso da quando è andato via Mou è Mazzarri, fossi in Moratti cercherei di prenderlo. Guardiola è un vincente ma col Barcellona di Messi-Xavi-Iniesta-Puyol......ecc non lo vedo come un fenomeno di allenatore e non di sicuro da 20 milioni a stagione. Grazie per avermi ascoltato. FORZA INTER
tedesco.berard@alice.it
Sulle difficoltà del centrocampo sono d’accordo solo in parte. A Marsiglia, per esempio, Cambiasso e Zanetti hanno disputato una gara tutto sommato gagliarda e le colpe principali sono da far risalire a Chivu (per l’azione del gol francese) e alla pessima prestazione delle punte. Su Mazzarri ho delle perplessità soprattutto sul suo carattere, che reputo potenzialmente in attrito con quello di Moratti. Mentre, anche io non considero Guardiola, bravo mister e persona degnissima, un “Messia” come invece va di moda pensare in questi ultimi anni. Ricordiamoci sempre che allenare una squadra come l’inter, in una Piazza come Milano, non è da tutti e che anche mister navigati sono affondati miseramente in quella che il buon Giuan Trapattoni era solito chiamare una “centrifuga”…
BoA
Ciao Andrea,
e i miei complimenti per la tua bravura giornalistica. Ti vorrei far solo una domanda se mi consenti, ma come mai non ti si vede più e da un bel pò a QSVS su Telelombardia?
Spero tu rientri presto perchè hai sempre difeso egregiamente e con competenza i nostri colori neroazzurri.
Pierluigi Dionisalvi
piluke@tiscali.it
A TL (inteso come le trasmissioni sportive della rete) non rientrerò per scelta, però ti segnalo che da giovedì prossimo (8marzo) partirà un nuovo progetto su Top Calcio 24 dove, assieme a due grandi cuori nerazzurri (Alessandro Andreoli e Fulvio Floridia), gestirò un appuntamento settimanale interamente dedicato alla Beneamata. Dalle 20.30 alle 23.00 un contenitore tutto per noi dove poter condividere le gioie e i dolori della nostra cara Inter. Vi aspetto tutti quanti!
BoA
Innanzi tutto apprezzo molto il tuo rifiuto di partecipare a trasmissioni con Moggi. Giusto rimarcare la diversita' nostra. Per questo spero vivamente non venga Capello. La mia rosa e': Zeman, Simeone, Pea. Come mai la ipotesi coraggiosa ma affascinante di Pea non viene considerata? Poi grande rinnovamento a parte 3 punti fermi: Zanetti, Cambiasso, Samuel. E basta. Ciao, willy
willyled@email.it
Grazie per una sottolineatura alla quale tengo parecchio. Quando diciamo: “tifare Inter vuol dire onore…” dobbiamo anche metterlo in pratica, no? Sul fronte allenatore faccio parte anche io della schiera dei tifosi contrari all’arrivo di Capello. Certo, la sua presenza sulla panchina dell’Inter potrebbe aumentare le nostre chances di vittoria ma, dopo quello che ha detto durante (e dopo) Calciopoli, preferirei evitare il contatto. Zeman mi sembra una scommessa da una parte affascinante dall’altra terribilmente rischiosa. In più, penso che se Moratti dovesse affidarsi al boemo, lo farebbe per impostare una semina per il futuro. Quindi per una squadra di belle speranze e non di campioni già pronti alla vittoria. Molto suggestive le ipotesi Simeone e Pea, che oltre a essere un grande allenatore è anche un mio caro amico a cui mi legano esperienze lavorative comuni. Mi piace anche la scelta dei tre punti fermi dai quali ripartire. A patto di non basare l’intera stagione sui tre argentini, sono convinto che averli in rosa per un altro anno possa essere una tesi assolutamente da caldeggiare.
BoA
Ciao Andrea
vado a spiegare il mio punto di vista: abbiam venduto Motta, l offerta era buona per un 30enne lontano dai tempi migliori; abbiam venduto eto'o, l offerta era spaventosa e quindi anche qui mi vedo concorde nel vendere; con grossa probabilità lasceremo partire wesley entro luglio, qui ne soffrirei molto di più (il cecchino a mio parere può assicurare almeno un altro paio di anni di ottimo calcio dentro un buon modulo tattico) ma anche in questo caso per buoni soldi se nascesse un buon progetto sarei d'accordo a vendere; chivu deki cambiasso palombo di tutti questi ne terrei come titolare solo uno (el pelaton) purtroppo per gli altri ormai sono buoni solo come panchinari (e pure costosi) zarate forlan milito castagnos pazzini di tutti questi terrei solo il pazzo per ovvi motivi di età e di provate doti calcistiche che per i restanti sembrano scomparse o mai pervenute. A questo punto con quel che rimane anche tenendo di conto dei futuri rientri da infortunio o da prestiti (cou a
lvarez guarin lucas ranocchia) te come la vedresti se l inter con molta umiltà tante scuse e magari investendo meno su ingaggi e prestiti e più a lungo termine su giovani e giovanissimi facesse come al monopoli "3 passi indietro con tanti auguri" e richiamasse benitez? a mio parere unico vero manager passato da appiano negli ultimi 15 anni
mr_pallino_pinco@hotmail.it
Benitez non rientrerà mai ad Appiano. Il tecnico spagnolo ha avuto un pessimo impatto con tutto l’ambiente e se ne è andato tra il fastidio generale per via dei suoi modi mal digeriti, non solo dai calciatori. Sul mercato corrette le considerazioni sui campioni ceduti e su quelli da cedere. A oggi, le tue idee non sono complessivamente molto lontane da quelle che stanno circolando dalle parti di Corso Vittorio Emanuele.
BoA
Caro Andrea (BoA)
Sono tifosissimo dell'Inter da oramai 40 anni e vivendo all'estero penso di avere una vista un tantino piů obiettiva di quello che sta succedendo nel calcio italiano e - ahime - alla Beneamata.
Premetto che gli allenatori guadagnano benissimo e quindi sono a volte giustamente ritenuti responsabili del mancato successo di una squadra. Nel caso dell'Inter, il declino inarrestabile dell'Inter deriva da una scellerata pianificazione delle ultime due stagioni. Mi sbilancio: Nemmeno Mourinho saprebbe far vincere la squadra attuale, Ranieri ha fatto di tutto, ma anche nel suo caso l'idiozia regna sovrana: Ha perso il controllo della squadra quando ha iniziato a delinearsi chiaramente il progetto di sostituire il pur bravo tecnico. E' successo tantissime volte, in passato, che i giocatori in una situazione analoga, abbiano perso la lealtŕ (qualora l'abbiano mai avuta) verso societŕ ed allenatore. Perché ripetere l'errore con Ranieri, facendolo in questo modo diventare un "traghettatore".
Il problema è che Moratti - diciamo la verità - non è mai stato un presidente. E' stato il portafogli, il cuore dell'Inter, ma è assolutamente incapace di esserne il presidente. L'unica decisione azzeccata è stata quella di ingaggiare Mourinho. Il fair play finanziaro ha tolto a Moratti l'unica funzione che aveva.
Quello che maggiormente mi stupisce, è lo stupore di noi tifosi. La squadra negli ultimi anni è stata indebolita, mentre Juve, Milan, Napoli e compagnia bella si sono rinforzate. Giocatori come Cavani ed Inler, giusto per fare un esempio, erano destinati all'Inter (e ci sarebbero venuti di corsa), ma sono finiti altrova. Atroce anche la figura rimediata nell'affare Tevez. I "cugini" avrebbero il diritto di boicottare i prossimi acquisti dell'Inter, visto come ci siamo comportati, annunciando un interesse in realtŕ mai esistito.
Tiriamo le somme: Società incompetente, programmazione scellerata, squadra allo sfascio, nessun progetto "palpabile". Di conseguenza, sono arrivati giocatori assolutamente inadatti ad una società ambiziosa.
Come si fa in una situazione del genere a pensare ad una qualificazione per la Champions' League? Mi stupisce lo stupore di noi tifosi.
zanetti@anwaltcham.ch
Concludiamo il nostro appuntamento settimanale con una mail molto dura ma, rappresentativa di un pensiero abbastanza in voga tra i tifosi nerazzurri. In questo periodo, dopo alcuni di anni, si stanno riformando le due vecchie scuole di pensiero che imperavano prima del 2006. Da una parte i sostenitori “Senza se e senza ma” di Moratti al quale viene concesso un credito di cui nessun Presidente nerazzurro ha mai goduto, neanche il papà Angelo. Dall’altra gli assertori della teoria che i veri problemi nascano dalla gestione societaria. Non per fare il “cerchiobottista” ma, probabilmente questo è uno dei tantissimi casi in cui la verità sta nel mezzo. E’ vero infatti che nella persona di Massimo Moratti vengono racchiusi quei valori che da sempre sono fondanti del nostro essere interisti, quali: Lealtà, onestà, tradizione, umanità e senso di appartenenza. Un cambio di passo è però necessario e il legittimo auspicio di chi ama profondamente i “Colori del cielo e della notte” non può che essere un ritorno alla meritocrazia e a quel detto milanese che recita: “ Ofelé fa el to mesté”…
BoA