.

Da Zero a Dieci - La partita del 2, l'ingenuità di Belfodil e il gioco di squadra

di Domenico Fabbricini

Sagra del gol a San Siro tra Inter e Verona, in una spettacolare ma mai un bilico partita in cui i nerazzurri hanno la meglio contro la squadra di Mandorlini, che ha comunque confermato di avere la "scorza dura", come si suol dire. Analizziamo allora questa vittoria per 4-2 nei numeri che ci ha regalato, da zero a dieci.

ZERO - Le vittorie del Verona a San Siro in ben 25 precedenti: la storia parla infatti di ben 15 vittorie nerazzurre e dieci pareggi. Mai gli scaligeri hanno violato la Scala del Calcio e la tendenza si è confermata anche ieri sera con il largo successo dei ragazzi di Mazzarri.

UNO - Il primo gol di Rolando con la maglia dell'Inter, un gol importante perché ha dato ai nerazzurri la tranquillità del 4-1. Fondamentale per gestire il finale di partita con serenità soprattutto dopo il 2-4 di Romulo. Benvenuto, Rolando, nella casta dei goleador...

DUE - Tantissimi gli spunti che la partita offre intorno al numero 2: a cominciare da quella che ormai è una bella realtà, Jonathan, l'ex "brutto anatroccolo", maglia numero 2, che ieri ha siglato il suo secondo gol in campionato, seppur con l'aiuto della difesa del Verona. Due i minuti che passano dal gol che sblocca la partita al raddoppio di Palacio. Ultima curiosità, anche i due marcatori del Verona, Martinho e Romulo, sono alla seconda rete in campionato.

TRE - Terzo sigillo personale per il Cuchu Cambiasso in questa stagione, quello che è valso il momentaneo 3-1 dei nerazzurri. Gol sempre importanti e mai banali per il capitano della squadra che dispensa consigli per tutti e dedica la rete a Cordoba, vittima di un problema di salute ultimamente. Sempre più allenatore in campo.

QUATTRO - Sono i gol segnati dall'Inter al Verona, prima goleada interna della stagione (finora il miglior risultato era arrivato fuori casa, a Reggio Emilia contro il Sassuolo, 7-0). E quattro sono anche i diversi marcatori di questa sera, due difensori, un centrocampista e un attaccante. Ulteriore conferma di un gioco, quello di Mazzarri, che porta tutti gli effettivi al supporto della manovra offensiva.

CINQUE - Contro il Verona è arrivata la quinta vittoria in campionato per l'Inter su nove partite giocate. Esattamente lo stesso numero di vittorie dei gialloblù, che però hanno perso due partite in più rispetto ai nerazzurri e si vedono scavalcati in classifica proprio da Palacio e compagni, distanti ora due punti.

SEI - Come i minuti di illusione scaligera dopo la rete di Martinho (guarda caso, il numero 6). Ci pensa infatti Cambiasso a dare la sterzata decisiva alla sfida..

SETTE - Non può che essere il numero di Belfodil: come spesso accade era in ballottaggio per giocare dall'inizio, Mazzarri gli preferisce Kovacic, ha la possibilità di entrare a partita in corso e lasciare il segno ma si fa notare solo per qualche inutile fallo e l'evitabile battibecco finale con Moras che gli costa il rosso. Sfrutta male quella che poteva essere una grande chance per guadagnare spazio in squadra e, soprattutto, si gioca l'occasione Bergamo.

OTTO - I secondi di screzio tra Belfodil e Moras che sono costati ai due il cartellino rosso. Decisione dura di Celi, ma l'ingenuità c'è, come ha detto anche Mazzarri in conferenza. Proprio il tecnico dovrà fare a meno di un attaccante che sarebbe stato prezioso. Facile capire perché non abbia gradito.

NOVE - I minuti necessari all'Inter per sbloccare la partita, solo nove giri di lancetta e Jonathan dà il via a quella che si intuisce subito sarebbe stata una partita spettacolare e ricca di gol. Che fortunatamente ha premiato i nerazzurri.

DIECI - Rolando è il decimo componente della rosa nerazzurra che va a segno in queste prime nove giornate di campionato. Come si diceva in precedenza (punto 4), il gioco di Mazzarri favorisce l'inserimento di tutti gli effettivi alla fase offensiva, e la partita di ieri sera ne è stato l'emblema. Avanti così, tutti insieme.


Altre notizie