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Da Zero a Dieci - La storia in coppa, il rientro dei lottatori e grandi delusioni

di Domenico Fabbricini

L'Inter dice addio a un altro obiettivo stagionale e viene eliminata dalla Coppa Italia per mano dell'Udinese che vince 1-0. Non succedeva dal 2002 di uscire agli Ottavi. Analizziamo i numeri e le statistiche della partita da... zero a dieci.

ZERO - Come i gol segnati ieri sera dall'Inter a Udine che costano ai nerazzurri l'eliminazione agli ottavi di Coppa Italia. Un'altra prestazione opaca da parte della squadra nerazzurra ma c'è da dire che ci sono almeno due dubbie azioni da rigore: una trattenuta su Milito nel primo tempo e un fallo di mano in area di Widmer nel secondo. Ma di questi tempi è ormai una costante.

UNO - L'unico dato positivo di questa partita è forse il pieno recupero di Milito, che dopo tre mesi gioca una partita intera partendo dal 1' minuto. Un recupero importante vista la sterilità in zona gol escluso Palacio, ma chiaramente ora il Principe deve ritrovare la sua forma migliore.

DUE - I rigori non concessi all'Inter, uno per tempo, trattenuta su Milito nella prima frazione e fallo di mano di Widmer nella ripresa (un po' più dubbio per la verità perché la palla sbatte prima sulla coscia poi involontariamente sulla mano). E' vero che rispetto al campionato in Coppa i nerazzurri hanno già avuto due penalty a favore, ma nelle partite che contano la bilancia pende sempre dall'altra parte.

TRE - Terza volta che l'Inter non va a segno tra campionato e coppa: è successo contro Roma, Lazio e Udinese appunto. Tre anche i tiri pericolosi in porta dell'Inter questa sera, troppo pochi se si considera che 3 sono anche i tentativi fuori al cospetto degli 11 dell'Udinese.

QUATTRO - Javier Zanetti ritrova la maglia da titolare in questa sfida di Coppa Italia, ma non gioca un gran primo tempo ed è in ritardo sul gol di Maicosuel. Di certo non si cancella con una brutta prestazione una leggenda non solo dell'Inter ma dell'intero calcio italiano, per questo è giusta e bellissima l'ovazione che l'intero stadio gli dedica quando viene sostituito nella ripresa. Da pelle d'oca.

CINQUE - Con questa vittoria Guidolin raggiunge Mazzarri nello scontro diretto tra i due tecnici, e ora vige l'equilibrio più assoluto: cinque successi a testa e 6 pareggi. su 16 incontri. Cinque anche le vittorie dell'Udinese contro Mazzarri allenatore, 7 i successi del tecnico e 8 i pareggi.

SEI - Le uniche sufficienze della partita sono, paradossalmente, per due rientranti dal primo minuto: Samuel e Milito. Il primo conferma solidità e sicurezza, pur in una serata non eccelsa; il secondo ci mette tanto impegno e voglia di spaccare il mondo, purtroppo vittima anch'egli di una serata grigia in cui gli capitano pochissimi palloni giocabili.

SETTE - Si ferma a 7 il computo dei gol dell'Inter in questa coppa Italia, quattro contro il Cittadella e tre contro il Trapani. Un esordio spumeggiante prima di questo 1-0 di Udine. Era dal 2002 che l'Inter non veniva eliminata agli ottavi di finale, in quell'occasione a passare il turno fu il Bari. Un altro dato che deve far riflettere.

OTTO - Come i cambi nella formazione ufficiale rispetto a domenica scorsa: Carrizo, Campagnaro, Andreolli, Samuel, Zanetti, Mudingayi, Milito, Kovacic. Avvicendamenti dovuti e anche giusti per dare la possibilità ad altri elementi che fanno comunque parte della rosa di mettersi in mostra e che non può valere come scusante per la brutta prestazione di Udine.

NOVE - I minuti giocati da Ruben Botta, tesserato solo un paio di giorni fa, considerato il conteggio fino al 90' (13 con il recupero). Pochi palloni giocati ovviamente ma Mazzarri sa che ora può contare anche su di lui. Nove anche le vittorie di Guidolin contro l'Inter nei 33 incontri ufficiali: 18 erano i successi nerazzurri e 6 i pareggi.

DIECI - Poteva e doveva essere la partita di Kovacic, l'occasione di farsi apprezzare dal primo minuto, invece il numero dieci dell'Inter ha deluso ancora una volta. Il fantasma del giocatore che incantava lo scorso anno e purtroppo un'altra bocciatura per lui, questa volta senza la scusante dei pochi minuti giocati.


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