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Face to Face - Cauet: "Quanti ricordi con Moratti. I giovani? Mica li porta Thohir"

di Luca Pessina

E' stato uno dei campioni dell'Inter di Moratti, ha vinto la "magica" Coppa Uefa del '98 con Simoni in panchina: si tratta di Benoit Cauet. Il francese è rimasto legato ai colori nerazzurri anche dopo aver smesso di giocare ed ora allena proficuamente nel settore giovanile nerazzurro. L'anno scorso i suoi Giovannissimi Nazionali hanno vinto lo scudetto e quest'anno tenterà il bis alla guida degli Allievi Lega Pro. Ecco come racconta anche il passaggio dell'Inter a Thohir in esclusiva per Face to Face a FcInterNews:

Qual è il ricordo più importante che la lega a Moratti presidente?
"Senza dubbio la Coppa Uefa da giocatore. Da allenatore non posso che dire lo scudetto coi Giovanissimi Nazionali".

Che idea si è fatto del passaggio della maggioranza dell'Inter da Moratti a Thohir?
"Sicuramente Moratti vuole bene più di tutti all'Inter. Penso che abbia trovato una soluzione importante. E' sempre stato il primo tifoso dell'Inter e un grandissimo presidente. Ha regalato tante gioie al mondo Inter. Tutto ciò che ha fatto è stato fatto per il bene di questi colori...".

Che rapporto è rimasto col presidente Moratti? E quali ricordi?
"I ricordi sono tutti molto belli, penso alla prima volta che lo ho visto, quando abbiamo vinto il primo trofeo internazionale. Io sono legato a lui perché mi ha portato in nerazzurro, da giocatore la parte più importante della carriera è certamente legata a lui. C'è grande stima e un ottimo rapporto tuttora: quando abbiamo vinto col settore giovanile è venuto ed ha fatto i complimenti a tutti. E' stato un momento molto bello, quante emozioni...".

Si dice che Thohir voglia puntare su un progetto giovani, con cui lavori ogni giorno.
"Non è certo da oggi. L'Inter negli ultimi dieci anni ha fatto 23 finali ed ha vinto tantissimo, nessuno come noi. Il settore giovanile nerazzurro ha creato grandissimi giocatori, poi se in futuro l'idea è di mettere ancora più giovani che crescano nella "cantera" interista allora seremo tutti contenti e fieri. Ma siamo già molto felici di quanto e stato fatto in questi anni". 

Che obiettivi si pone da allenatore?
"Io ho cominciato 5 anni fa ad allenare, dal basso coi dilettanti, e sono andato vicino allo Scudetto con loro. Poi sono passato ai professionisti. Due settori diversi, ma importanti a livello agonistico. Sto iniziando una carriera per crescere. Quest'anno ho preso gli Allievi Lega Pro, l'anno scorso i Giovanissimi, credo che piano piano si debba andare avanti e migliorare le mie qualità. Si impara tanto anche da chi ti sta affianco, all'Inter per fortuna ci sono allenatori molto preparati ed hanno maggiore esperienza della mia. Io ho ascoltato i loro consigli ed ho capito come comportarmi per creare giocatori e far crescere i giovani. In futuro proverò a progredire passo dopo passo ed arrivare al massimo possibile. Da giocatore sono stato in Serie A tanti anni ed ho conosciuto tantissime squadre. Da allenatore l'obiettivo è lo stesso, salire nella massima categoria. L'Inter un giorno? Non so, ora come ho detto devo imparare molto di questo mestiere e crescere anche da allenatore prima di pensarci".


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