I numeri di una stagione, con un occhio all'anno che verrà
Concluso il campionato, arriva anche l'ultimo appuntamento con la nostra rubrica Da Zero a Dieci: ripercorriamo l'intera stagione nelle statistiche e nelle curiosità più rilevanti, con un occhio al prossimo anno.
ZERO - Come le vittorie contro le prime tre in classifica: in questo campionato l'Inter non ha mai vinto contro Juventus, Roma e Napoli a ulteriore testimonianza della distanza esistente, non solo a livello di classifica, con la zona Champions League.
UNO - Il rigore concesso all'Inter in questa stagione, sbagliato da Milito nel finale del match pareggiato contro il Bologna. Quello dei tiri dal dischetto è stato un argomento molto caldo in questa stagione, visto che ai nerazzurri, causa sviste arbitrali, ne mancano molti e per molto tempo l'Inter è stata l'unica squadra senza rigori a favore.
DUE - I giocatori arrivati per rinforzare l'Inter durante la sessione invernale di mercato. Hernanes e D'Ambrosio sono stati i primi regali di Thohir alla squadra. Il brasiliano ha aumentato il tasso qualitativo della rosa, l'esterno ha offerto una valida alternativa sulle fasce. Entrambi però sono chiamati a fare meglio già dalla prossima stagione.
TRE - Le presenze di Wallace, vero corpo estraneo di questa Inter. Arrivato in prestito dal Chelsea, è stato praticamente accantonato subito da Mazzarri, che non lo ha mai ritenuto pronto per la sua squadra. Un'esperienza non certo positiva per il brasiliano, rispedito al mittente senza troppi fronzoli.
QUATTRO - Il numero che probabilmente non vedremo più sulla schiena di una maglia nerazzurra. Questo è stato l'ultimo campionato da calciatore della bandiera per eccellenza, Javier Zanetti, atteso dalla poltrona di vicepresidente del club. Dopo 19 anni di fedele e onorata militanza nerazzurra, l'Inter saluta così un suo punto di riferimento nello spogliatoio, sperando di trovarne altri. Nessuno come il capitano, ovviamente.
CINQUE - Come la posizione finale in classifica dell'Inter e come i punti di distacco dalla quarta, la Fiorentina. Centrato l'obiettivo Europa League, resta però la sensazione che si sarebbe potuto fare di più considerato l'andamento lento delle altre squadre arrivate davanti. Rispetto al piazzamento del campionato precedente è stato comunque fatto un balzo significativo, ma adesso c'è bisogno di continuare la risalita puntando alle prime tre posizioni.
SEI - L'Inter chiude il campionato con sei sconfitte e sei pareggi fuori casa, un po' tanto per una squadra che dovrà migliorare il rendimento soprattutto lontano dalle mura amiche, anche se in casa i pareggi sono stati ben 9 e le sconfitte 2.
SETTE - I minuti giocati in Serie A da Federico Bonazzoli, proprio nel finale dell'ultima partita a Verona contro il Chievo. Giusto un assaggio del calcio che conta per un ragazzino appena 17enne di cui si dice un gran bene. Il futuro dell'Inter passa anche dalla gestione oculata di questi talenti.
OTTO - Gli assist di Ricardo Alvarez, il migliore della rosa nerazzurra in questa specifica voce. Davvero contraddittoria la stagione dell'argentino, che dopo un inizio entusiasmante in cui è stato l'anima dell'Inter che volava, è sparito dai radar vuoi per la scelta di Mazzarri di arretrarlo a centrocampo, vuoi per problemi fisici che come al solito lo hanno ridimensionato. Per lui questa potrebbe essere stata l'ultima stagione nerazzurra.
NOVE - I gol segnati da Mauro Icardi, numero 9 dell'Inter e grande sorpresa del girone di ritorno. A lungo ai box per una fastidiosa pubalgia e sacrificato sull'altare del gossip, il centravanti 21enne una volta preso il posto da titolare non lo ha più lasciato, scalzando così Diego Milito. Numerose le reti da lui segnate, molte decisive per la classifica della squadra. Un buon assaggio di ciò che potrebbe essere la prossima stagione se il processo di crescita proseguirà.
DIECI - I legni, tra pali e traverse, colpiti dall'Inter in questo campionato. Si può dire di tutto di questa squadra, ma non che sia stata fortunata negli episodi. Se la metà di questi tiri fosse stata indirizzata qualche centimetro più verso la porta avversaria, oggi si parlerebbe di un bilancio molto più soddisfacente. Il credito è lì, la speranza è di riscuoterlo già dalla prossima stagione.