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InterClassifica Show - Giacomelli, l'Inter ricorda ancora. Le verità di Moratti

di Christian Liotta

Dopo la prestazione convincente sotto tutti gli aspetti di Verona, l’Inter è attesa oggi da un ostacolo storicamente difficile: torna a San Siro lo spauracchio Atalanta, una squadra contro la quale l’Inter non riesce a spuntarla ormai da quattro anni. Ma mai come questa volta la squadra nerazzurra arriva in piena forma all’appuntamento, convinta di poter centrare la terza vittoria consecutiva, traguardo sempre mancato in stagione. E nel frattempo, le voci di mercato continuano ad impazzare. Insomma, la carne al fuoco non manca, e allora è tempo di una nuova travolgente hiiit paradeee!!!

10 – ROCK THE CASBAH (Clash). Canta: MAURO ICARDI
Non solo le squadre: ora i munifici Paesi del Medio Oriente ambirebbero alla proprietà dei singoli calciatori. E Maurito, secondo alcune voci, sarebbe finito nel mirino proprio di un fondo finanziato dai denari dell’onnipresente Qatar, diventato ormai un centro di gravità del calcio di oggi, pronto a sganciare 20 milioni per impadronirsi del cartellino del giocatore. Ipotesi suggestiva, ma di impossibile realizzazione, come abbiamo spiegato ieri. E poi, davvero l’Inter avrebbe l’intenzione di privarsi di un ragazzo finalmente in rampa di lancio spingendolo verso quello che sembra quasi un salto nel buio?
“The sheik he drove his Cadillac, he went a' cruisnin' down the ville…”.

9 – SPALLE AL MURO (Renato Zero). Canta: ESTEBAN CAMBIASSO
“Vecchio, diranno che sei vecchio…”, così un pezzo della struggente e bellissima canzone del cantautore romano. Ma guai a dire una cosa così al Cuchu: l’argentino tutto si sente fuorché in là con gli anni, soprattutto calcisticamente parlando. E sfodera gli artigli, spiegando che in campo non è l’età ma la qualità a fare la differenza, e quella non cambia né viene meno man mano che la carta d’identità ingiallisce, un concetto sacrosanto. Grinta da vendere, come sempre…
“Quando non è finita, hai ancora tanta vita, e l'anima la grida e tu lo sai che c'è…”.

8 – NAO TENHO PRESSA (Sandy Muller). Canta: HERNANES
In nemmeno due mesi ha ribaltato l’Inter come un calzino, aggiungendo quella dose di qualità che serviva davvero come il pane.  Ha saputo conquistarsi in tempi brevissimi l’affetto di tutta la tifoseria, che però adesso gli chiede una cosa sola: il gol. Quel gol che in questa stagione sin qui è arrivato con fatica e solo sfiorato sabato scorso al Bentegodi. Ma lui aspetta fiducioso, curando prima di tutto le sue prestazioni in campo. Però vederlo esibirsi nella sua classica capriola già oggi contro l’Atalanta non sarebbe una cosa cattiva…
“Sentindo a força do meu corpo erguido, levantado, forte e corajoso…”

7 – NIGHTMARE (Black Sabbath). Canta: GERMAN DENIS
L’incubo, ancor prima dell’Atalanta in sé, è lui: German Denis, il Tanque, colui che all’Inter ha sempre trovato il modo per fare male, spesso anche più di una volta. Negli ultimi risultati positivi del club bergamasco contro la Beneamata il suo nome figura pressoché costantemente, quasi avesse un conto aperto con il club tra l’altro infarcito di tanti suoi connazionali. Riuscire ad anestetizzare l’uomo di Lomas de Zamora è l’obiettivo primario per la gara di oggi…
“Silent screamer filled with fear, as the night time shapes a face, then disappears…”

6 – THREE TIMES A LADY (Lionel Richie/Commodores). Canta: WALTER MAZZARRI
Ma l’Atalanta troverà un’Inter forse nel suo momento migliore di forma dell’intera stagione, determinata a inanellare il terzo successo di fila, quel traguardo sempre fallito in questo campionato. Per mantenere viva la lotta per il quarto posto, ma soprattutto per tenere alto il morale di una truppa che ha ritrovato motivazioni delle quali sembrava svuotata fino a nemmeno troppe settimane fa. Per essere una, due, tre volte una squadra da amare…
“There's nothing to keep us apart, you're once twice three times a lady, and I love you…”

5 – TI RICORDO ANCORA (Fabio Concato). Canta: PIERO GIACOMELLI
E non sono ricordi piacevoli… Piero Giacomelli, arbitro di Trieste, si è visto una sola volta a San Siro per dirigere l’Inter nella gara contro il Cagliari. Fu un disastro, tra rigori non concessi, proteste veementi, fino all’amaro sfogo del presidente Massimo Moratti. E quella frase pesante che ancora oggi riecheggia nella mente di tutti… A distanza di oltre un anno, Giacomelli torna chiamato anche a riscattare quella giornataccia, e dimostrare che quello era solo un incidente di percorso.
“Tu mi parlavi di una colonia sopra il mare, vienimi a trovare che si sta bene…”

4 – CALL ME (Blondie). Canta: EDIN DZEKO
Nel mezzo del ciclone di voci di mercato che stanno caratterizzando queste settimane in casa Inter, spunta all’improvviso una telefonata. Una telefonata che Nemanja Vidic, che a giugno raggiungerà Milano, avrebbe fatto al compagno di mille battaglie in Premier League, Edin Dzeko, invitandolo a prendere insieme il volo da Manchester. Il bosniaco, da anni indicato come oggetto del desiderio praticamente di tutta Italia, potrebbe rappresentare, da quanto ha fatto capire Piero Ausilio, un’occasione importante se concesso in prestito, condizione al momento di difficile praticabilità. Al momento, in attesa di capire se Vidic starà stato convincente…
“Call me (call me), I'll arrive, when you're ready we can share the wine…”

3 – CENTOCITTA’ (Antonello Venditti). Canta: PIERO AUSILIO
Dall’Inghilterra, alla Spagna, alla Germania fino al Portogallo: il direttore nerazzurro e la squadra di scout dell’Inter continuano a sondare l’Europa in cerca di occasioni, di campioni, di prospetti interessanti. Con tutta l’intenzione di cambiare davvero marcia sul mercato dopo le ultime campagne estive non particolarmente esaltanti. Si ha voglia di tornare ai piani alti, e per farlo non si bada a spese, almeno sui biglietti aerei per sondare mezza Europa…
“E allora gira il mondo in giro cento città, e per le strade, e nelle piazze si canterà…”

2 – TI DEDICO TUTTO (Biagio Antonacci). Canta: JONATHAN
Destinatario del pensiero, ovviamente, Walter Mazzarri, ritenuto dal brasiliano il vero artefice della sua rinascita, da oggetto del mistero e delle ironie a elemento di importanza primaria per l’Inter. Mazzarri che ha ridato fiducia a Jonathan, definendolo da subito importante per la sua squadra, e contemporaneamente gli ha inculcato quei dettagli che alla fine hanno fatto la differenza.  Se proprio ci sarà da elencare un successo in questa stagione, questo può essere l’aver riconsegnato Johnny al ruolo di giocatore vero.
“Il mestiere si impara, il coraggio ti viene, il dolore guarisce la tempesta ha una fine…”.

E ora, eccoci all’attesissima posizione numerooo unooo

1 – THE TRUTH (Limp Bizkit). Canta: MASSIMO MORATTI
Accuse da far accapponare la pelle: sono quelle contenute nel lungo elenco delle motivazioni della sentenza d’appello del processo sui fattacci di Calciopoli. Nelle quali si ribadisce la centralità della figura di Luciano Moggi e soprattutto si parla di un sistema ‘ben collaudato, già a partire dalla stagione 1999-2000’. Insomma, una storia che secondo i giudici andava avanti da molto tempo prima che la bolla esplodesse. Di fronte a queste motivazioni, il presidente onorario dell’Inter reagisce rispolverando l’orgoglio dell’essere interista, più forte anche dei “dubbi emersi con la verità”, come li ha definiti lui.
“Ressurect the intention, once your vision is now mass-produced, imagine the insults a blessing, imagine accepting the truth…”

BONUS TRACK – IT’S MY HOUSE (Diana Ross). Canta: RICARDO QUARESMA
Vedendolo fare numeri come quello col quale ha castigato il Napoli spegnendo ogni ambizione di passaggio del turno dei partenopei, qualche rimorso forse nasce. Per un giocatore dipinto da Mourinho come un campione, ritenuto addirittura indispensabile per la sua squadra, ma che alla fine all’Inter ha collezionato più fiaschi che altro. Stessa sorte toccatagli a Barcellona, Istanbul, Londra: il Trivela, però, si trasforma quando indossa la maglia del Porto, quella squadra che lui stesso ha definito la sua casa. E che ora se lo coccola, cullando con lui il sogno di un nuovo trionfo in Europa League…
“Oh, there's music on the radio, and good vibrations won't let me go, I put my name on the ceilin' above…”

 


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