InterClassifica Show - Hernanes chiama Milano, mentre a Torino va in scena una storia infinita
Si è finalmente conclusa la parentesi di mercato di gennaio. E per l’Inter si è chiusa con un colpo importante: l’arrivo del brasiliano Hernanes, che dopo lunghe e concitate ore di trattativa, proprio la sera del 31gennaio ha potuto brindare all’arrivo in nerazzurro. Il tutto sotto la sapiente regia di Erick Thohir che si è mosso in prima persona per regalare il tanto sospirato grande acquisto, peraltro pagato non poco, strappando il sì di Claudio Lotito. Il tutto, a 48 ore dalla sfida alla Juventus i cui preamboli, per vari motivi, non appaiono molto rassicuranti per i nerazzurri. Questi e altri temi compongono la nostra hit parade settimanale. E allora, tenetevi pronti e allacciate le cinture: comincia la scalata.
10 – GUARDIAN ANGEL (Masquerade). Canta: SAMIR HANDANOVIC
Nonostante un’annata davvero da dimenticare per lui come per tutta l’Inter, il 2012-2013 gli è valso un riconoscimento individuale per certi versi inatteso: è stato infatti nominato miglior portiere dell’anno durante il gala dell’AIC. Un premio assegnato direttamente dai colleghi calciatori, come a voler riconoscere, al di là di eventuali ironie, l’impegno nei confronti di una causa difficile da perorare come quella dell’Inter della scorsa stagione. Da questo premio Handanovic riparta per superare insieme alla squadra il momento difficile attuale.
“Try to find the words that show I sympathise, words of comfort, words that never criticize…”
9 – STUCK IN A MOMENT YOU CAN’T GET OUT OF (U2). Canta: ALVARO PEREIRA
Continua il momentaccio del Palito, che nella partita tra il Sao Paulo, suo attuale club, e il Rio Claro, nonostante la roboante vittoria dei paulisti si è reso protagonista in negativo per colpa di una sfortunata autorete. Ininfluente ai fini del risultato, ma forse deleteria per il morale del giocatore uruguayano, che in Brasile sta cercando di rilanciarsi dopo il grigiore di una stagione e mezza in nerazzurro. Coraggio.
“I never thought you were a fool, but darling look at you, you gotta stand up straight…”
8 – LIVORNO NOCTURNE (Bobo Rondelli). Canta: ISHAK BELFODIL
Alla fine, ce l’ha fatta: dopo un mese di fuoco, dopo aver rifiutato le proposte di ben nove squadre tra Italia, Inghilterra e, pare, anche Russia, Ishak Belfodil ha trovato la sua collocazione ideale. L’ultimo giorno di mercato è stato per certi versi emblematico del travaglio vissuto prima di trovare una collocazione al franco-algerino: prima il Catania, poi il Sassuolo che sembrava aver fatto tutto, poi, lo sprint bruciante del Livorno, che a pochi minuti dal gong delle 23 trova il fatidico sì dell’attaccante. Dopo giorni di attesa, ora Belfodil ha una squadra dove poter tornare a esprimersi e dimostrare di poter valere l’Inter.
“Il tuo mare sorveglia nottambuli incalliti, atleti del sorriso stanco, che più di tutto temono, il sale della vita…”
7 – THANK YOU (Alanis Morissette). Canta: CRISTIAN CHIVU
Non è ufficiale, ma, a quanto pare, poco ci manca: Cristian Chivu deve arrendersi al problema al piede che lo tartassa ormai da troppo tempo, ed è pronto a risolvere il contratto con l’Inter e dire addio al calcio, forse ora, forse in estate. Tante cose si sono dette sul romeno, anche cattive ad un certo punto, ma i tifosi interisti, alla fine, dovrebbero dirgli un grosso grazie, per la dedizione mostrata sempre alla causa nerazzurra in questi lunghi anni nei quali ha lottato e accettato senza discutere esclusioni, cambi di ruolo, delusioni. Per come ha saputo risollevarsi dopo quella tremenda botta a Verona che lo ha costretto a portare la testuggine in campo, per come ha contribuito ai successi interisti degli ultimi anni. Saluta un altro pezzo degli anni d’oro, in una maniera di sicuro a lui non gradita.
“How 'bout me not blaming you for everything, how 'bout me enjoying the moment for once…”
6 – DO YOU REALLY WANT TO HURT ME? (Culture Club). Canta: LA SQUADRA
Finita la sarabanda del mercato, si torna in campo per quello che una volta era il Derby d’Italia, definizione che nella concezione di Gianni Brera è decaduta dopo il 2006. Partita alla quale Juventus e Inter si presentano con due stati d’animo esattamente agli antipodi: lanciatissima la squadra bianconera verso quello che potrebbe essere il terzo scudetto consecutivo, mentre i nerazzurri continuano a leccarsi le ferite, ancora in debito di successi in questo 2014 e reduci da un deludente pari contro il Catania ultimo e a secco di punti esterni fino a quel momento. Non c’è storia, il pronostico appare più che chiuso, l’Inter è destinata questa sera a recitare il ruolo dell’agnello sacrificale contro un leone affamato. Questa, sostanzialmente, la descrizione della vigilia; ma siamo sicuri di volere che vada proprio così?
“Words are few I have spoken, I could waste a thousand years…”
5 – PIU’ RISPETTO (Emis Killa). Canta: FREDY GUARIN
L’esplosione è avvenuta venerdì pomeriggio: dopo giorni incredibili, tra possibili scambi con la Juventus e offerte turche, Fredy Guarin ha espletato tutta la propria rabbia attraverso un annuncio su Twitter nel quale pretendeva chiarezza e rispetto in prima persona, dopo le parole del suo agente Marcelo Ferreyra. Una dichiarazione di rabbia, per un giocatore che, a suo dire, si è ritrovato catapultato di colpo sul mercato; una gatta in più da pelare per l’Inter che venerdì col suo agente è riuscita a ottenere una mezza intesa per un prolungamento dell’accordo fino al 2017. Adesso che il mercato è finito, però, sta tutto nelle mani del giocatore: che deve recuperare in primo luogo l’equilibrio e le motivazioni, dopo un mese di gennaio davvero incredibile per lui. Ha voluto rispetto, adesso tocca a lui ripagarlo.
“La corsa con gli ostacoli, il fiato in gola, ti impiccano, e tu che lo sognavi da piccolo, adesso hai vinto bro…”
4 – SOLDI (Alberto Camerini). Canta: CLAUDIO LOTITO
Ha sempre giocato a nascondersi, il presidente della Lazio, parlando del futuro di Hernanes, ribadendo più o meno a tutti che una sua partenza da Roma era soltanto una diceria. Ha poi provato a usare la tecnica dello scaricabarile, con quella telefonata al giocatore nella quale lo pregava di caricarsi sulle spalle tutta la responsabilità della sua partenza. Ma soprattutto, ha tirato fino alla fine per ottenere la somma da lui sempre desiderata prima di cedere il giocatore; chissà, magari era convinto che nessuno, di questi tempi, avrebbe potuto accontentarlo. E invece, Erick Thohir ha tenuto duro e alla fine ha strappato il suo sì, mettendo solo liquidi ed evitando il potenziale harakiri della cessione a titolo definitivo di Ibrahima Mbaye. Forse, al di là delle dichiarazioni di rito protrattesi fino all’ultimo, era solo una questione di soldi quella legata alla partenza di Hernanes; adesso che però il Profeta è partito, Lotito deve fare i conti con la rabbia dei tifosi e con l’idea diffusa che questa Lazio fatichi a costruire un progetto importante.
“Voglio un mucchio di miliardi, voglio oro a vagoni, e una montagna di fumanti maccheroni, sì…”
3 – IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE (Ligabue). Canta: WALTER MAZZARRI
Ok, la storia in molti di voi la sanno, e magari qualcuno ne ha fin sopra i capelli, ma è un dato di fatto. Il titolo della canzone del rocker emiliano è anche il titolo dell’autobiografia del tecnico nerazzurro, presentata un po’ dappertutto durante l’ultima settimana. Non solo perché il Liga piace parecchio al tecnico di San Vincenzo, ma anche perché questo titolo rappresenta un auspicio, in primo luogo personale, espresso anche sulle pagine del libro, che include diversi aneddoti interessanti, dal campo con vista su un dirupo sul quale si allenava la sua Pistoiese, alla scoperta del giovanissimo Dejan Stankovic ai tempi in cui Gabriele Oriali lo mandò ad osservare un derby Stella Rossa-Partizan per conto del Bologna, fino al primo colloquio con Massimo Moratti e al dialogo estivo con José Mourinho. Il tutto legato dal fil rouge del pensiero costante verso il figlio Gabriele, pensiero intenso di un uomo e di un padre, prima ancora che di un allenatore. Auspichiamo per lui che il meglio possa venire davvero, magari già da stasera…
“Ti vengo a prendere, mi aspetto di tutto, e non dev'essere per forza perfetto, io ti vengo a prendere perché ciò che è fatto adesso è fatto…”
2 – DEAR MR. PRESIDENT (P!nk). Canta: ERICK THOHIR
E’ stato, come detto, il reale protagonista di questo mercato di gennaio: è arrivato lui e in men che non si dica è stato scongiurato il contestatissimo scambio con la Juventus che avrebbe potuto portare in nerazzurro Mirko Vucinic in cambio di Fredy Guarin; poi si è chiuso per Danilo D’Ambrosio e alla fine è arrivato il pezzo pregiato, quell’Hernanes per il quale il presidente nerazzurro ha deciso di muoversi mettendoci la faccia. Andando a Roma e parlando personalmente con Claudio Lotito, persona con la quale, è cosa nota, trattare è impresa quasi da Guinness dei primati. E invece, lui ce l’ha fatta. Un dialogo fra colleghi presidenti, che magari susciterà qualche ironia specie sulla lingua con la quale è stato condotto, che alla fine ha portato ad un risultato importante per l’Inter e per il suo nuovo proprietario.
“Dear Mr. President, come take a walk with me, let's pretend we're just two people, and you're not better than me…”
Ed eccoci, finalmente, alla tanto attesa posizione numeroooo unoooo!!
1 – VAI MILANO VAI MILANO (Edoardo Bennato). Canta: HERNANES
L’ultima immagine della sua avventura alla Lazio sarà il suo volto in lacrime all’uscita da Formello, consolato dai tifosi biancocelesti. Lacrime che, come ha detto lui stesso, erano dettate più che altro dal momento di tensione che stava vivendo. Adesso, però, tutti i nodi si sono sciolti e il Profeta è pronto a godersi la sua nuova avventura nella Milano nerazzurra. Iniziata con qualche anno di ritardo, ma ora finalmente il momento è arrivato; e il brasiliano ora vuole chiamare a raccolta tutto il tifo nerazzurro, sperando di riaccenderne la passione coi suoi numeri e le sue esultanze acrobatiche. E’ lui il colpo tanto atteso dai sostenitori dell’Inter, l’uomo che può aggiungere più fantasia e più pepe al gioco di Walter Mazzarri. Riuscirà Hernanes a cambiare la rotta di una stagione non ancora persa irrimediabilmente, ma con la barca dell’Inter in alto mare?
“Vai Milano vai Milano, tutt’a’ notte voglio abballa, vai Milano vai Milano, famme vede’ che sai’ fa’!”
BONUS TRACK: NEVER ENDING STORY (Limahl). Canta: GIANLUCA ROCCHI feat. MARCELLO NICCHI
Come se non bastassero le risposte piccate e intrise di fastidio dei giorni scorsi da parte dei vertici arbitrali alle lamentele del presidente onorario Massimo Moratti e dell'allenatore Walter Mazzarri, dalle designazioni arriva un messaggio che più forte non si può: la gara di Torino tra Juventus e Inter è stata affidata al fischietto fiorentino, quello con cui storicamente l’Inter ha avuto le maggiori incomprensioni per via di diversi episodi scellerati. Al di là dell'effettiva prestazione di questa sera (e tralasciando la nomina di Giacomelli come assistente addizionale), la designazione del fischietto fiorentino suona come un monito, quasi come una provocazione. Quasi a voler avvisare la società che la misura è colma, soprattutto come a voler suggellare la freddezza di un rapporto, quello tra l'Inter e la classe arbitrale, che specie nell'ultima stagione ha raggiunto picchi di asprezza purtroppo poco piacevoli. Insomma, sembra essere la solita storia senza fine, ma a differenza di quella cantata dall’ex front-man dei Kajagoogoo, questa non ha nulla di fantastico…
“Lives that keep their secrets, will unfold behind the clouds, there upon the rainbow is the answer to a never ending story…”.