.

Lettere al Direttore - Difesa a 3, il senso di Milito, staffette e Calciopoli 2.0

di Fabio Costantino

"A quando D'Ambrosio per Jonathan, Kovacic per Kuz e Icardi per Milito?".

Nerazzurri si nasce

Credo che qualche cambiamento avverrà già dalle prossime due/tre partite. Più probabile l'esordio dal primo di Icardi, difficile Kovacic per Kuzmanovic vista la diversità di ruolo. Al massimo tornerebbe Cambiasso al posto del serbo. Per D'Ambrosio, Mazzarri ha detto che lo sta integrando un po' alla volta ma è arcinoto quanto l'allenatore preferisca sempre fidarsi dei giocatori che ha con sé sin dall'inizio della stagione.

 

"Come si fa a giocare con la difesa a 3 in casa contro le piccole?".

Angelo

Non è un problema di difesa a tre o a quattro, è un problema di gioco in generale. L'Inter ieri ha iniziato a tre ma Rolando si è sganciato spesso visto che il Cagliari non saliva mai. E non a caso ha segnato proprio in una di queste incursioni offensive. L'errore è focalizzarsi troppo sullo schema di partenza: durante le partite in base al modo in cui gioca l'avversario l'aspetto tattico evolve e ieri è successo questo. Poi personalmente sono dell'idea che una squadra debba avere una sola idea tattica e portarla avanti finché non raggiunge la perfezione. Faccio un esempio: Conte non cambia mai modulo, né contro la Roma né contro il Sassuolo, però se serve una spinta in più Barzagli sale e aiuta la fase offensiva.

 

"Perché continuare a puntare su un giocatore finito come Milito a maggior ragione che a giugno andrà via perché in scadenza di contratto?
Se Zanetti dice di amare davvero l'Inter perchè non annuncia il suo ritiro liberando società e spogliatoio della sua ingombrante presenza?".

Tribuna per Zanetti e Cambiasso

Massima stima in Diego Milito, ineguagliabile. Però ieri è stato l'uomo in meno della squadra, che nel primo tempo ha faticato tremendamente. Nessuna crociata contro il Principe, ci mancherebbe, però bisogna guardare in faccia la realtà: non ha più grande autonomia, la lunga assenza e l'età influiscono tanto, troppo sulle sue prestazioni. Anche tatticamente, uno dei suoi punti di forza, non è molto d'aiuto e forse è il caso che venga dato spazio, nei limiti del possibile, a gente più fresca che, soprattutto, ha un contratto che non scadrà a giugno. Non è un bel ragionamento, ma va fatto in ottica futura. Se proprio staffetta deve essere, magari si può iniziare con Palacio unica punta supportato da Botta e se il secondo non ha 90 minuti può essere sostituito proprio da Icardi. O viceversa, in base alle necessità. Su Zanetti non mi espongo, soono scelte personali e definire ingombrante la sua presenza è offensivo nei confronti di chi ha scritto la storia del club. Poi, visto che non giocherà salvo spiccioli di partita, attendiamoci una decisione sul suo futuro quanto prima o al massimo dopo l'ultima di campionato. E non credo che continuerà a giocare, né all'Inter né altrove.

 

"Vorrei capire la posizione in campo di Palacio, sembra un centrocampista e non un attaccante, non capisco perché deve stancarsi sempre a recuperare e smistare palloni e non fare l'attaccante puro".

Danilo

Palacio è un attaccante che, rispetto a tanti altri, ama svariare e quando può cerca la profondità. Di certo paga un atteggiamento troppo generoso che lo porta a essere il primo difensore quando l'avversario portaa avanti il pallone dalle retrovie. Atteggimento che fa la gioia di ogni allenatore, soprattutto di Mazzarri che a lui non rinuncerebbe mai, ma che gli costa spesso un dispendio di energie che lui paga sotto porta. Però Palacio è questo, e non lo cambierei con nessuno al mondo.

 

"Ci troviamo di fronte a Calciopoli 2.0?".

Giovanni

Visto quello che sta accadendo in questa stagione mi verrebbe voglia di rispondere nel modo più netto possibile. Però preferisco non fare dietrologie e pensare che il problema di fondo sia una predisposizione anti-Inter da parte degli arbitri senza necessariamente la sottomissione a un sistema ben strutturato come lo era quello di Calciopoli. Però 25 partite senza la concessione di un rigore, con almeno 9 occasioni per assegnarlo, mi lasciano riflettere e non poco. Ho la sensazione che l'Inter sia in balìa di personaggi che possono decidere ciò che vogliono e perda tempo persino a lamentarsi dei danni subiti, visto che alla fine non otterrà ragione. Indifesa, per usare altre parole. Le statistiche stanno diventando imbarazzanti e mi infastidisce l'enfasi data al gol irregolare di Icardi a Firenze quando certe situazioni si verificano su tutti i campi, a vantaggio di altre squadre e ovviamente a discapito dell'Inter. Però, il più delle volte, passano sotto traccia...

 

"Unico schema per aggirare il blocco centrale delle difese che arrivano a S.Siro è... palla a Nagatomo! Puntualmente raddoppiato e quindi chiuso. Fascia destra? Senza palla non corre nessuno e anche se metti Messi in campo non cambia niente".

Carlo

Non a caso l'ingresso di Icardi ha cambiato il gioco dell'Inter, dando centralità alla manovra. Un altro che l'avrebbe assicurata sarebbe stato Hernanes, che però non era disponibile. Chiaramente, se entrambi restano fuori l'Inter gioca solo sulle fasce ma senza alternative è una passeggiata per le avversarie limitarla. Ieri è successo questo, salvo in certi frangenti della ripresa in cui con qualche pallone messo in mezzo dalle retrovie si è costruita qualche buona opportunità da gol. Contro il Cagliari però Nagatomo ha giocato solo nel secondo tempo e Jonathan è calato troppo presto, considerando che gli esterni sono una delle chiavi del gioco di Mazzarri è scontato che questo ne risenta.

 

"Ma io dico perke solo Noi non possiamo cambiare allenatore?? In 6 mesi la squadra non ha un gioco e molti giocatori con Mazzarri non giocheranno mai!! Quindi subito via Mazzarri e ricostruiamo!".

Nunzia

Non è esonerando oggi un allenatore che si ricostruisce. Considera che Mazzarri ha iniziato a lavorare con i giocatori che si è trovato, gli unici che ha chiesto sono arrivati a gennaio. Molta gente non considera che un tecnico per rendere al meglio e avere risultati deve disporre di calciatori adatti alle sue idee, non si sfugge da ciò. Questo non significa che Mazzarri non abbia le sue responsabilità (gli si può imputare di essere testardo e di fare sempre le stesse scelte), ma le attenuanti non mancano. E se Thohir continuerà con lui anche la prossima stagione significa che si fida al di là di prestazioni e risultati. Dire che in 6 mesi la squadra non ha gioco è eccessivo, a Firenze con tutti i giocatori a sua disposizione la squadra ha disputato una grande partita. Piuttosto, senza Hernanes a quanto pare la situazione si complica notevolmente e questo è un problema serio, perché siamo già dipendenti da lui.

 

"Ma visto che gli esterni attraversano un momento negativo, non si potrebbe provare Alvarez a sinistra e D'Ambrosio a destra?".

Gabriele

Ok per D'Ambrosio, che quanto prima avrà la sua occasione, ma Alvarez non è adatto a fare l'esterno. Bisogna saper difendere e soprattutto correre dal primo al 90', doti che Ricky non ha. Non mi stancherò mai di sostenere che in quelle posizioni servono specialisti, non calciatori adattati.

 

"Ci sarebbero un' infinità di domande da porre ma mi limiterò a quelle di natura tecnico-tattica.
1) Perché, così come accadeva nell'era Stramaccioni, si continua a regalare il primo tempo a qualsiasi squadra venga a San Siro con un allenatore appena cambiato, uno spogliatoio appena ricompattato o una qualsiasi mezza motivazione in più? 
2) Perché non prendiamo il pallino del gioco in mano dal primo minuto cercando di chiudere l'avversario nella sua metà campo sfruttando le coperture preventive per il contropiede avversario e rischiando l'uno contro uno tra i nostri difensori e gli attaccanti avversari come fanno tutte le grandi in casa? Non crede valga la pena considerato che se anche si subisse un gol nei primi dieci minuti poi ce ne sarebbero 80 per ribaltare il risultato e non sempre i soliti 45 scarsi tra ansie e frenesia?
3) Dato che senza Hernanes non siamo in grado di creare neanche quel minimo di gioco che si vede quando il Profeta è in campo non sarebbe il caso di applicare quel pressing asfissiante molto alto che Mazzarri applicava anche a Napoli per evitare la difesa schierata del Cagliari di turno e sfruttare le ripartenze strette del duo Palacio-Milito o Palacio-Guarin? Dato che non riusciamo a costruire perché non buttare palla avanti e recuperarla alta?
4) Non sarebbe il caso di dare almeno una chance a D'Ambrosio al posto di un Jonathan tornato normale e a tratti addirittura imbarazzante?
5) Perché non pensare anche ad un cambio di modulo se non dall'inizio quantomeno a gara in corso? È vero che non abbiamo ali nel vero senso della parola (Botta non ha il passo, Palacio lo era anni fa, Alvarez è troppo lento) e che il 3-5-2 e il 4-4-2  sono senz'altro i moduli più adatti alla nostra rosa ma poter variare in base all'avversario o in base allo svolgimento della partita non sarebbe un'arma in più? Un 4-2-3-1 o un 4-3-3 non potrebbero togliere punti di riferimento ad avversari che come dice Mazzarri "ci studiano attentamente"?
Un saluto e un ringraziamento".

Filippo

Le prime due domande non hanno una risposta, altrimenti Mazzarri risolverebbe tutti i problemi. E se riuscisse a trovare le risposte, probabilmente anche l'Inter cambierebbe volto. Di certo c'è che se non hai degli equilibri solidi è dura iniziare a spron battuto così come sarebbe fuori luogo sbilanciarsi per rimediare un gol in contropiede nei primi minuti. Chi assicura che alla lunga il pareggio possa essere raggiunto? Il pressing asfissiante lo puoi applicare quando sei certo di avere giocatori al 100%, ieri a centrocampo due non lo erano. Se vuoi spingere fino al 90esimo e oltre non puoi sprecare energie dall'inizio, devi gestirle soprattutto quando sono limitate. D'Ambrosio avrà la sua chance, non credo che rimarrebbe fuori se Mazzarri lo ritenesse superiore a chi sta giocando ora. E poi Jonathan rispetto all'ex Torino conosce meglio i meccanismi tattici perché lavora sotto Mazzarri dall'estate scorsa, aspetto significativo considerando le idee dell'allenatore. Sul modulo, Mazzarri qualche giorno fa ha detto che l'idea del cambio tattico è in cantiere, ma vuole essere sicuro che i giocatori siano in grado di sostenerlo. Evidentemente non li ritiene ancora pronti, solo lui può saperlo visto che li allena quotidianamente. Piuttosto, in corsa qualche intervento potrebbe essere proficuo proprio perché tutte le avversarie ormai hanno capito che bloccandoci le fasce spezzano l'80% del gioco offensivo e se non gioca Hernanes sono grossi guai.


Altre notizie
Sabato 23 novembre
00:00 Basta regali