Lettere al Direttore - Strategie sgradite di Thohir e dirigenza sotto osservazione
"Non capisco la differenza con la gestione Moratti, ci si aspettava un cambio di direzione con la nuova proprietà e invece non è cambiato nulla".
Domenico
Oggi sembra non sia cambiato nulla, a breve ci renderemo conto che sarà cambiato tutto o quasi. L'Inter da azienda famigliare diventerà un'azienda multinazionale, che curerà il lato marketing e quello sportivo. Un po' come le grandi squadre d'Europa, senza però i budget illimitati degli sceicchi. Il bilancio sarà sano e consentirà investimenti mirati e importanti nel tempo, non oggi però.
"Credo che per vedere i risultati del cambio gestionale ci vorrà del tempo, l'unica dubbio che mi viene e che sono anni che non riusciamo a piazzare i nostri esuberi, quando penso che Sabatini è riuscito a piazzare Bradley al Toronto per 8 milioni.. Penso a snajder, a thiago Motta.. Ma nn so, comincio a dubitare di branca & co. Poi abbiamo bisogno di un dg con le palle, possibilmente anche interista! Uno che ci metta la faccia!! Uno che ci difende dai media, uno che ha il nerazzurro nel sangue! Che dire un zenga, un oriali, ecc.. Ecco quello che manca!".
Giovanni
Problema atavico che attanaglia la nostra dirigenza quello di non saper vendere bene. L'ultima grande cessione fu quella di Ibrahimovic, ma se ne occupò direttamente Moratti e fu una richiesta insistente del Barcellona. Da allora solo risoluzioni contrattuali o cessioni a vasso costo pur di incassare o privarsi di ingaggi insostenibili, definiti in tempi di vacche grasse. Sulla figura forte che manca, è assolutamente vero. Non può e non deve essere Mazzarri a difendere l'Inter quando le cose vanno male. Ci manca quel dirigente che si presenti davanti alle telecamere e risponda colpo su colpo agli attacchi mediatici, soprattutto quelli gratuiti. Non importa che sia interista, basta che sappia svolgere questo lavoro con professionalità.
"Dal punto di vista finanziario e non solo l'Inter è alla canna del gas, lo sappiamo. E la "fine" strategia finanziaria di Thohir è "prima pagare moneta poi vedere cammello"...roba che nemmeno alla Bocconi. Ma non esiste una via di mezzo fra la solita litania "prima vendere poi comprare" e rischiare di fare ridere i polli per i prossimi 4 anni se va bene? L'industria calcio è una industria strana che non sempre è assimilabile alla maggior parte delle aziende, buona parte dell'investimento si chiama entusiasmo e fascino. Thohir vuole puntare sul marchio e esportarlo nei due mondi, benissimo lodevole programma. Ma con l'Inter che vediamo in questi mesi e con quella che ci sarà prossimamente io non ho grandi speranze. Scusatemi ma io non riesco a immaginarmi nugoli di indonesiani fare la fila davanti agli Inter store di Jakarta per accaparrarsi la maglietta di....sigh...Kuzmanovich o i pantaloncini lisi per la troppa panchina di Belfodil o le mutande di Icardi....magari per altri tipi di slip...forse si!!!E poi che dire dell'assenza di un uomo di personalità che rappresenti la società?Per ora tutto è stato rovesciato sulle spalle di Mazzarri.... Moratti padre fa delle visite di rappresentanza senza potere, Moratti figlio non si sa che voce abbia ma anche lui mi sembra ininfluente......però prima dobbiamo vendere dei ronzini che nessuno vuole per comprare dei purosangue...mah".
Gianluca
Sull'uomo forte ho risposto sopra e ribadisco che manca tremendamente da troppo tempo. Sulla strategia di Thohir, nasce dalla sua cultura che non è certo calcistica. Da businessman sa bene che un'azienda piena di debiti non può farne altri sperando di recuperare. Prima pertanto deve risolvere il passivo a bilancio, e lo farà di tasca sua. Poi potrà pensare a ripartire per far funzionare l'azienda, in primis sul campo e poi sul piano del marketing. Se il bilancio è sano, certe operazioni in entrata sono più agevoli da realizzare. Per il presidente la passione è importante, ma lo è di più una base solida per il futuro del club che prima di lui è stato a lungo al limite del collasso e senza futuro. I tifosi non capiscono, si aspettavano subito grandi colpi come ai vecchi tempi. Ma la strategia della nuova proprietà punta ad altro. Poi, se sul campo le cose non vanno bene, mi rendo conto che non sarà facile rivendere all'estero il marchio Inter. Anche in Indonesia hanno la tv satellitare e internet e sanno come vanno le cose...
"Rinnovare la dirigenza, via branca e ausilio, dentro un uomo forte che protegga e stia vicino alla squadra e uno che sappia fare mercato veramente, sia in entrata che in uscita. Se non ci sono di soldi giusto stare fermi sul mercato, inutile prendere altri giocatori mediocri, che ne abbiamo già troppi (anzi direi quasi tutti)".
Paolo
A giugno è probabile che sul fronte dirigenziale ci saranno novità. Non a gennaio, Thohir preferisce che a gestire il mercato siano gli stessi che hanno costruito l'attuale rosa, per valutare le loro azioni. Ci sono infatti diverse operazioni recenti che non hanno convinto il nuovo proprietario e da qui nasce il concetto di 'tutti in discussione'. Stare fermi sul mercato non è mai un bene quando la tua rosa non è adeguata. Anche piccoli ritocchi possono fare la differenza, ma devono essere finalizzati al miglioramento tecnico, non a vantaggi finanziari.
"Visto che ne'gennaio ne' giugno avverranno importanti acquisti dobbiamo accontentarci di una Inter che non rappresenta il Sogno. Guardo con malinconia una foto con Mazzola Landini Corso Facchetti Suarez Bedin Burgnich Jair Sarti Domenghini Guarneri....".
Lucia
In questa sessione di mercato non ci saranno grandi colpi, ma in estate, con il tesoretto che la fine di alcuni contratti porterà con sé, si farà molto di più. Per Thohir sarà la prima vera campagna acquisti con il suo nome e cercherà di consegnare all'allenatore una squadra competitiva.
"Dopo i risultati di oggi i distacchi sono ancora aumentati ora bisogna mandare Via Mazzarri (subito) e non aspettare neanke dom.sera tanto tutte le prossime partite non conteranno nulla , tranne ke per salvarsi dalla B bastano cmq 10 punti......INTERISTA Deluso...".
Sergio
Mazzarri ha commesso degli errori ma non è lui la causa della situazione. Anzi, se gente come Jonathan e Alvarez è migliorata lo si deve al lavoro che ha svolto il tecnico e alla fiducia che ha trasmesso ai suoi giocatori. Resta il fatto che Mazzarri in carriera ha sempre lavorato con specialisti del ruolo. All'Inter di gente che sa fare una cosa e bene ce n'è poca, colpa di una dirigenza che non gli ha messo a disposizione giocatori adatti alle sue idee. E non si tratta della prima volta che accade con un tecnico. Esonerare Mazzarri sarebbe controproducente. Consegnargli un paio di innesti utili la soluzione migliore per farlo lavorare come si deve.
"Servono cambiamenti ! Via guarin ranocchia nagatomo alvarez handanovic mudi kuz chivu mariga e prendiamo coentrao witsel courtois suarez di maria kompany fernando defour".
David
Bastasse proporre queste idee per realizzarle sarebbe tutto molto più facile. I giocatori che hai citato per rinforzare la squadra costerebbero complessivamente oltre 200 milioni di euro, senza contare gli ingaggi. Sfioriamo gli 80 milioni invece cedendo i calciatori che non vuoi vedere più all'Inter. In altre parole, un dissesto finanziario impossibile per l'Inter, senza considerare che i rispettivi club probabilmente non hanno intenzione di cedere i propri campioni.
"Mazzarri deve giocare con più attaccanti".
Emilio
Non sempre è il numero di attaccanti a fare la differenza, si pensi al finale di Udine con5 giocatori offensivi e neanche un tiro in porta. L'Inter è stata a lungo la squadra migliore per gol segnati pur giocando con il solo Palacio là davanti. Il problema oggi è a centrocampo, dove la coperta è così corta che o ci si rende pericolosi in attacco lasciando spazi dietro, o ci si chiude e la porta avversaria non la si vede mai. Serve equilibrio in mezzo più che un altro attaccante in campo, che comunque non guasterebbe perché assicurerebbe profondità al gioco.