Lettere al Direttore - WM vs. Kovacic, i perché di Alvarez e il Coutinho-bis
"Cosa si vuole pretendere da un allenatore che ci ha messo quasi un campionato a giocare con 2 punte!!!! Poi la squadra è un po' scarsa!!!! Ci serve gente che ha voglia di vincere non solo a parole".
Stefano
Per sua stessa ammissione, Mazzarri ha dovuto rinunciare alle due punte non per sua scelta serena. Ha dovuto prima trovare equilibrio a difesa e centrocampo e quando era ormai riuscito a inserire Milito con Palacio, il Principe si è infortunato. Per fortuna il Trenza ha retto benissimo per mesi da prima punta, poi con l'arrivo di Hernanes è stato più facile utilizzare le due punte perché il Profeta garantisce qualità davanti ma anche copertura dietro, caratteristica in cui le alternative Taider, Kovacic e Alvarez non spiccano. L'arrivo del brasiliano è coinciso con la crescita di Icardi, che ha recuperato una condizione decente ed è stato schierato una volta pronto. Tutta una questione di tempistiche, dalla ricerca dell'equilibrio alle scelte forzate causa infortuni. Ieri in conferenza stampa lo stesso Mazzarri ha detto che l'unico attaccante giudicabile in questa stagione è proprio Palacio, perché sempre disponibile. Gli altri si sono alternati.
"Ma perché Alvarez che è scandaloso gioca sempre e il povero Kovacic mai?".
Gabriele
Perché Alvarez, nonostante le sue ultime prestazioni ben al di sotto delle sue possibilità (anche a causa di condizioni fisiche tutt'altro che eccelse), è più eclettico tatticamente e soprattutto fa una fase difensiva migliore di Kovacic, almeno secondo l'allenatore che li vede tutti i giorni alla Pinetina. Va aggiunto inoltre che l'argentino con una giocata nella prima fase della stagione ha dimostrato di poter svoltare le partite, anche perché più offensivo del croato. Che, invece, nelle volte in cui è stato chiamato in causa non sempre è riuscito a incidere. Questione di età ed esperienza, oltre che di caratteristiche tecniche. Per brillare Mateo ha bisogno che la squadra giri nel modo giusto, a chi distribuire palloni illuminanti se i compagni non si muovono? Ricky invece può arrivare in porta con una progressione o servire un assist dal nulla. Negli ultimi tempi non l'ha fatto praticamente mai, ma nella prima fase di stagione è stato un fattore. Non a caso, garda la classifica del Pallone d'Oro Nerazzurro, che lo vede saldamente in testa sin dall'inizio. Siete stati voi tifosi a eleggerlo il migliore tra i nerazzurri, non sarà dunque un caso se Mazzarri si fida di lui.
"Thohir dovrebbe fare piazza pulita a fine stagione sia di Mazzarri che di Fassone che l'ha portato all'Inter, rendersi conto che dopo la defenestrazione di Paolillo il settore giovanile non ha più colto successi nonostante un materiale umano di prim'ordine.Mazzarri non ha nemmeno l'alibi degli infortuni o della rosa scarsa qualitativamente è scarso lui. Non potendo arrivare a Sinisa o Simeone ho nostalgia di Strama seppur soverchiato da faide interne allo spogliatoio e succube di Branca i cui acquisti "creativi" con Rocchi e Kuz su tutti a brillare, per non parlare degli innumerevoli infortuni occorsi durante la stagione scorsa".
Maurizio
Stramaccioni ha avuto una stagione a due facce. Nella prima parte ha trovato la quadratura del cerchio con la difesa a tre, tanto bistrattata oggi che la utilizza anche Mazzarri. Poi, tra disgrazie arbitrali e soprattutto infortuni, il girone di ritorno è stato un lento e doloroso strazio. Strama ha pagato alla fine anche colpe non sue, avrebbe dovuto avviare un nuovo corso 'accantonando' alcuni senatori per dare spazio a giocatori nuovi, ma non ce l'ha fatta. Probabile che la personalità dello spogliatoio nerazzurro abbia avuto la meglio sulle sue intenzioni, ormai purtroppo è storia vecchia. Mazzarri di personalità ne ha da vendere, il problema è che non è né simpatico né mediatico. Due carenze che amplificano le situazioni di campo. Di certo è difficile confrontare le due stagioni, troppe le incongruenze. Il lato positivo di questa, con i dovuti scongiuri, è che la montagna di infortuni non si è ripetuta. Inoltre, abbiamo scoperto che alcuni giocatori non sono poi così male come sembravano l'anno scorso. Fare piazza pulita secondo me è sempre un errore, bisogna tenere il buono che ogni stagione offre e gestirlo nel modo migliore durante la fase di cambiamento, che avverrà in estate. Tu non vedi di buon occhio Fassone, io posso dirti che in questa faccenda è il meno responsabile perché, innanzitutto, non si occupa lui del mercato; in secondo luogo, lui ha incombenze più legate al marketing, alla costruzione (se avverrà) del nuovo stadio e alla gestione delle varie branchie dirigenziali.
"Direttore si starà chiedendo come possano gran parte dei tifosi difendere un ragazzo di 19 anni che ha tutto da dimostrare rispetto ad un allenatore di 50. Ora senza per forza far passare Kovacic per un santo, penso che, dopo le nuove linee guida del presidente, sia normale ci si aspetti che venga data la possibilità ai giovani di crescere. Per come intendo io (e probabilmente gran parte dei tifosi), puoi far crescere un talento solo dandogli fiducia e continuità. Spesso sento parlare dei numeri di Kovacic. Il ragazzo ha fatto 25 presenze su 30, di cui solo 7 da titolare (2 in coppa italia), le restanti 18 volte (!) è entrato a gara in corso e spesso nei minuti finali per circa 1050 minuti sui 2700 disponibili. Un titolare ne gioca 2200-2300 di minuti. Alvarez, nonostante gli infortuni ne ha giocati 1800, Guarin 2200, Cambiasso 2200, Taider 950 (solo 100 in meno di Kovacic). I numeri dicono che ha avuto meno della metà dello spazio dato a gente che è partita sempre titolare e che di certo non ha brillato altrimenti non saremmo in lotta con Parma e Fiorentina per la qualificazione in EL...Come si può pretendere che con 15 minuti di utilizzo a partita un 19enne possa risolvere le partite e dimostrare quel che vale? Tempo di ambientarsi e l'arbitro indica i numeri di recupero. Come si fa a prendere un voto oltre la sufficienza in così poco spazio? Il fatto è che non stiamo parlando di un giovane qualunque che viene dalla giovanile o dalla serie B. Pochi sanno che Mateo ha giocato 12 gare di Champions con la Dinamo tra i 17 e i 18 anni, ha più di 120 partite da professionista a 19 anni, è già da 2 anni nel giro della nazionale e quest'anno è anche titolare. Aveva (e ha tuttora) gli occhi di mezza Europa sopra, è seguito da Borussia, Arsenal, Manchester e Liverpool. Non a caso è inserito tra i top 11 under 20 a livello mondiale (Don Balon). Già l'anno scorso, in mezzo al disastro genearale, era riuscito a salvarsi emergendo come speranza per il futuro in mezzo a tanta mediocrità. Ha già dimostrato di avere un tasso tecnico maggiore di gran parte dei compagni che giocano con lui. Perchè prima di bocciare un ragazzo che non ha compiuto ancora 20 anni non gli si fa fare almeno 4-5 partite da 80 minuti? WM deve provare a puntare su di lui e a dargli fiducia E' evidente che l'Inter ha in mano qualcosa di più di un giovane di belle speranze e vedere un altro caso Coutinho nel giro di 12 mesi non lo potrei accettare".
Andrea
Innanzitutto vorrei rassicurati, da quello che mi è stato detto non ci sarà un altro caso Coutinho. La società crede in Kovacic e non pensa di cederlo. Poi, se arrivassero offerte irrinunciabili, sappiamo tutti che nessuno è incedibile. Personalmente penso che Mateo sia un prospetto straordinario, ma non valuto le sue presenze in Champions League con la Dinamo (considerando anche i risultati della squadra, non certo esaltanti, e l'impostazione orientata ai giovani del calcio slavo), piuttosto la qualità che ha nei suoi piedi. Sul fatto che sia difficile lasciare il segno in pochi minuti di utilizzo è verissimo, anche se alcuni giocatori non hanno bisogno di 90 minuti per fare la differenza. C'è chi entra dalla panchina e si fa notare subito. Ma è un altro discorso. So che a Mazzarri è stato chiesto a inizio stagione di tornare in Europa e riscattare il nono posto della scorsa stagione. Il terzo posto sarebbe stato ben gradito, ma non era un obiettivo primario. Il primo nella lista, cercare di recuperare alcuni giocatori dati per bolliti o inadatti. Come ogni allenatore, ha fatto le scelte ritenute da lui più intelligenti per raggiungere l'obiettivo. Dopo una stagione disastrata, si è affidato all'esperienza e questa impostazione è costata cara a Kovacic, che ha sofferto l'infortunio estivo durante la preparazione (fondamentale per Mazzarri e il suo staff) ma anche il fatto di essere ancora acerbo tatticamente, in particolare in fase difensiva. Ma ha ampi margini di miglioramento da questo punto di vista. Non sto sostenendo una tesi piuttosto che un'altra. Penso però che se Mazzarri pretende da tutti i suoi giocatori agonismo in entrambe le fasi (motivo di contrasto con Guarin, colpevole di troppe pause), è chiaro che un ragazzo dai piedi educatissimi ma da raffinare tatticamente patisca e trovi meno spazio rispetto all'usato sicuro. Nella visione del calcio di Mazzarri i piedi buoni devono essere accompagnati da grande spirito di sacrificio. Hamsik è un esempio di calciatore che, pur giovane, con lui ha sempre giocato. E Kovacic non ha ancora l'efficacia sotto porta dello slovacco per poter chiudere un occhio quando si torna in difesa. Ma sono certo che con pazienza e tanto lavoro diventerà un campione. In un altro campionato giocherebbe titolare già oggi, ma in Italia l'aspetto tattico è trattato in maniera quasi maniacale. Soprattutto da certi allenatori che devono estrarre il massimo dai propri giocatori. Questa stagione è andata così, se Mazzarri come sembra resterà al suo posto mi auguro che possa lavorare ancora di più per raffinare le doti di Kovacic e farne un perno della nuova Inter. Lo merita lui e se lo aspettano tutti i tifosi.
"Egregio Direttore, ho letto il suo articolo post Inter-Udinese, e ci tenevo a commentarlo. Come le ho apprezzato la calma e la bravura di Scuffet; è da una vita che sostengo che avremmo bisogno di un'anima più giovane e più italiana. Ben vengano i nostri giovani italiani e non come BARDI, M'BAYE, BENASSI, DUNCAN, LONGO, BIRAGHI, DI GENNARO... e magari qualche altro di sicuro futuro come BASELLI, CECCHERINI, BERARDI, IMMOBILE (purtroppo quasi tutti già in orbita Juve). E' un progetto di cui parla tanto THOHIR ma che non si sposa con la filosofia e le idee di MAZZARRI. Il nostro attuale mister cerca i vari CANNAVARO, VUCINIC, MAGGIO, è ben felice di avere VIDIC che prenderà il posto di giovani forti come JUAN o RNOCCHIA, ha spinto per HERNANES che ha fatto fuori KOVACIC, continua a puntare su CAMBIASSO ed ha bruciato TAIDER. Sento parlare di MORATA (giovane e talentuoso) e vedo che il mister punta su TORRES (ormai logoro). Tra i giovani il solo ICARDI ultimamente sta giocando ma solo perché MILITO è palesemente fuori condizione. E allora penso che uno SCUFFET da noi si brucerebbe come i nostri giovani, perché c'è un MAZZARRI che punta sempre sull'esperienza a discapito della freschezza, e non un GUIDOLIN che come pochi sa valorizzare i giovani facendoli diventare campioni in pochi anni (vedi SANCHEZ, BENATIA, INLER). Ragazzi come WIDMER, ALLAN, MURIEL sarebbero perfetti per il progetto THOHIR ma non certo per le idee del nostro attuale mister. Io penso che MAZARRI sia un grande professionista ed un buon allenatore, ma temo che non sia un vincente e soprattutto che non sia capace di mettersi alla guida di un progetto che punta sui giovani. Credo che THOHIR questo l'abbia capito e allora bisognerà capire se MAZZARRI deciderà di cambiare metodo oppure se sarà meglio cambiare mister. Un paio di validi ci sarebbero in giro: SIMEONE e MIHAILOVIC. Entrambi attaccati ai colori nerazzurri e portati a lavorare con i giovani. Sono certo che con MIHA il nostro KOVACIC potrebbe esplodere. Credo che alla fine potremmo ritrovarci con un nuovo mister e allora potremo vedere in campo i nostri undici "SCUFFET"... BARDI, M'BAYE, RANOCCHIA, JUAN, D'AMBROSIO, TAIDER, KOVACIC, DUNCAN, BOTTA, ICARDI, ALVAREZ... e ne aggiungo altri come DIGENNARO, PECORINI, DONKOR, BIANCHETTI, BIRAGHI, BENASSI, OLSEN, CRISETIG, GARRITANO, LONGO, BELFODIL. Insomma un po' di gente giovane e valida ce l'abbiamo anche noi, basta solo farli giocare e valorizzarli. Chiudo con una considerazione d natura tattica: ci voleva un mago a capire che gli schieramenti a specchio in INTER-UDINESE imposti dal GUIDOLIN ci avrebbero messo in difficoltà visto che tutti i loro centrocampisti correvano il doppio dei nostri??? Che senso ha perdere quasi un'ora per tentare di cambiare qualcosa??? Perché tenere ancora i tre dietro contro una squadra che aveva un solo attaccante??? E' inutile provare qualcosa di nuovo solo negli ultimi minuti .... è vero che abbiamo sbagliato tanti gol ... ma è indubbio che MAZZARRI ci ha messo del suo .... Comunque sempre forza Inter ... Amala sempre".
Ignazio
Vero è che Mazzarri abbia sbagliato alcune interpretazioni e non è la prjma volta. Capita a tutti gli allenatori di questo mondo, soprattutto alla prima stagione in una squadra che non conosce da più tempo. Lui tatticamente ha un'idea ben precisa, sa che alla lunga imparando a memoria un modulo la squadra lo esegue alla perfezione e non cambia. I precedenti gli danno ragione sotto questo aspetto. Guidolin è bravissimo, allenatore da progetto che valorizza i giocatori. Lo stimo davvero molto, soprattutto in quanto persona mai sopra le righe ed equilibrata, oltre che interista dichiarato. Ma il dubbio, e lo dico con la massima stima, è la sua capacità di reggere alle pressioni di una grande squadra. A Udine hanno pazienza, a Milano no. Ricordo un suo avvio con 4 sconfitte consecutive, i Pozzo lo confermarono e lui li portò ai preliminari di Champions League. Mazzarri ha dimostrato a Napoli di saper reggere le pressioni di una grande piazza, per questo si è puntato sulla sua esperienza dopo un nono posto. Mihajlovic ad oggi, pur facendo bene a Genova, è una scommessa, a questo punto se proprio si deve cambiare meglio affidarsi a Simenone che sta portando in alto l'Atletico Madrid, alla pari di corazzate come Real Madrid e Barcellona. Tifo per lui nella Liga, il titolo ai Colchoneros sarebbe un trionfo storico. Tornando alle tue aspettative, una squadra non può puntare solo sui giovani, serve un mix di freschezza ed esperienza per ottenere risultati. Lo sostiene Thohir stesso, il fautore del nuovo progetto. Giusto fidarsi anche dell'esperienza di giocatori navigati, altrimenti chi prende per mani i più inesperti nei momenti difficili? Il fatto che Mazzarri non faccia giocare i giovani è un falso mito (Icardi ora che sta bene è titolare, Juan è titolare inamovibile, Ranocchia sta dando risposte e si è ripreso il posto, Taider all'inizio era quasi sempre titolare): solo che a ragione vuole giovani bravi e affidabili per l'undici titolare. Allora sì che li farebbe giocare senza pensarci su. Nessun allenatore all'Inter darebbe spazio e sperimenterebbe con dei ragazzi che non offrano garanzie nel presente pur garantendo un futuro roseo. Diamogli giovani davvero bravi e li metterà in campo.