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The Polemic One - Chi mena per primo, mena due volte. Juve e Milan lo sanno

di Alessandro Cavasinni

Dalle mie parti, c'è un proverbio che recita così: “Chi mena per primo, mena due volte”. Evidentemente, non è di questo parere la squadra nerazzurra, che va in vantaggio e poi, puntualmente, si fa rimontare. Era accaduto con la Juventus, con il Cagliari, con il Torino e, per ultimo, è accaduto anche con l'Atalanta. Un vero peccato, perché – Hellas e Sassuolo a parte – l'Inter non trova mai il gol con facilità. C'è bisogno di uno sforzo non indifferente per andare a infrangere il muro avversario, logica conseguenza della mancanza di una prima punta, perduta tra le bizze di Belfodil, i problemi nuovi di Icardi e quelli cronici di Milito. “No punta, no party”, si potrebbe dire. E intanto le altre scappano via, chi più chi meno.

Ricky Alvarez ci ha spiegato che lui e i suoi compagni mancano di furbizia, quel sano pregio di arrivare con l'astuzia dove non si arriva con la qualità. Difendere meglio, aggredire con compattezza, togliere respiro all'avversario. A questo, pensiamo, si sia riferito il numero 11 nerazzurro, che è passato da bidone a intoccabile nel giro di qualche mese.

E intanto si resta a zero nella casella dei rigori a favore. Non che in casa Inter si cerchino regali, ma è quantomeno curioso il dato numerico dopo una buona fetta di campionato, specie se paragonato a quelli avversi. Poco da imputare a Rizzoli: bravo tanto nel considerare veniale il tocco di braccio di Rolando, quanto nel lasciar correre la trattenuta su Icardi di Stendardo. Qualche svista (anche importante), semmai, l'avevano avuta i suoi predecessori, ma dal club nerazzurro nessun sussulto. Si minimizza con la Juve, con la Roma, con il Torino. Eppure ci sarebbe di che lamentarsi.

Quello che puntualmente fanno sia sull'altra sponda della città, sia in quel di Torino (lato bianconero). Si urla, alzando polveroni mediatici quasi chirurgici. Si parla di complotti, di destabilizzazione, di metri rubati e di rigori come se piovesse. Quasi senza vergogna, vista la realtà dei fatti, che oggettivamente ci racconta di abbagli e sviste, giornata dopo giornata, in direzioni non certo sfavorevoli a chi si lamenta con tanto dolore. Si cerca, in perfetto italian-style, di accaparrarsi vantaggi in previsione futura.

“Chi mena per primo, mena due volte”. E io che pensavo che questo detto fosse conosciuto solo dalle mie parti...


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